Fontana sconcertato “Se queste sono le premesse non firmerò l’intesa per l’autonomia”
Secondo il Governatore non si vuole realmente giungere a un accordo.

Secondo il Governatore Attilio Fontana non si vuole realmente giungere a un accordo per l'autonomia.
Il Presidente Fontana è deluso e insoddisfatto per il vertice
Il Presidente Attilio Fontana commenta così il vertice sull’autonomia appena svolto a Palazzo Chigi:
“Mi ritengo assolutamente insoddisfatto dell’esito del vertice di oggi sull’Autonomia. Abbiamo perso un anno in chiacchiere. Aspettiamo di vedere il testo definitivo, ma, se le premesse sono queste, da parte mia non ci sara’ alcuna disponibilità a sottoscrivere l’intesa. Sono deluso anche da quello che ha detto il premier Conte perché ha ricominciato a fare quelle affermazioni di carattere generale legate alla frammentazione del Paese, quindi a quel vecchio slogan, dimostrando di non voler arrivare a una soluzione concreta.
Mi sento profondamente amareggiato. Credo che questo comportamento sia irrispettoso dei cittadini lombardi e veneti, che hanno espresso direttamente, con un referendum, la loro volontà, di quelli emiliani, che, attraverso il loro presidente, hanno avanzato la loro richiesta, e di tutti gli altri italiani, che, soprattutto al Sud, chiedono cambiamento e buona politica, non sprechi e ruberie”.
Secondo il Governatore non si vuole giungere a un’accordo
“Sono sconcertato – ha evidenziato il governatore – che si facciano delle proposte per cui non si potrebbero trattenere sul nostro territorio neppure le risorse risparmiate con un’amministrazione virtuosa. Così, noi che chiediamo di poter dimostrare capacità ed efficienza, verremmo penalizzati. E’ una chiara dimostrazione che non si voglia giungere a un accordo. Anche sul tema dell’istruzione – ha concluso Fontana – si è dimostrato di far prevalere logiche sindacal-corporative alle esigenze dei nostri studenti, che hanno diritto ad avere una continuità per tutto il percorso scolastico, senza trovarsi, come accade, con docenti sempre differenti o che spesso arrivano dopo mesi dall’inizio dell’anno. Non interessa il bene dei nostri ragazzi, non interessa il bene del nostro Paese. Si vogliono continuare a difendere questi centri di potere, che vogliono mantenere in vita l’Italia dell’inefficienza”.
M5s, Fraccaro: "Non creeremo disparità"
Dal canto suo il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta Riccardo Fraccaro commenta: “Come M5S ci siamo impegnati a garantire la valorizzazione dei territori senza creare disparità: lo abbiamo promesso e lo abbiamo fatto, tutto il personale della scuola non sarà soggetto a regionalizzazione e non ci saranno trasferimenti di risorse dallo Stato alle regioni. Al contempo, abbiamo dato risposta alle legittime richieste delle regioni mettendole in condizione di assicurare che a inizio dell’anno scolastico il corpo docenti sia sempre completo. Non ci saranno scuole di serie A e serie B e nessuna Regione sarà penalizzata, al contrario abbiamo garantito un sistema di istruzione nazionale che rispetti le prerogative di ogni territorio”.