Furto con il metodo del “cambio”: due arrestati
Coinvolti un 29enne e un 39enne rumeni.
La Polizia di Stato, ieri pomeriggio domenica 8 settembre, nel contesto del quotidiano controllo del territorio a Como, ha arrestato per furto aggravato due cittadini rumeni di 29 e 39 anni.
Furto aggravato, due arresti
Una volante, nel pomeriggio di ieri ha intercettato nella zona di viale Innocenzo, un’autovettura Skoda con a bordo due persone, con precedenti di polizia e numerosi alias, responsabili di aver derubato un esercizio commerciale adibito a cambio e info point di via Milano. Il conducente dell’auto accortosi della presenza della volante, ha accelerato la marcia tentando di eludere un eventuale controllo. Gli agenti, però, hanno in pochi istanti raggiunto l’auto fermandola in via Grandi, procedendo al controllo dei documenti.
Denaro contante
A bordo dell’auto i due rumeni dimostravano fin da subito insofferenza e nervosismo e da una prima e sommaria ispezione, ognuno di loro è stato trovato in possesso di una notevole quantità di banconote, da 50, 10 e 5 euro per un totale di 2.240 euro, insospettendo altresì i poliziotti che, a quel punto, hanno deciso di accompagnarli in Questura. Nel frattempo però, la centrale operativa notiziava e inviava le volanti in un negozio di cambio di via Milano dove era stato perpetrato un furto con destrezza di denaro, con il metodo del cambio delle banconote - veniva chiesto il cambio di banconote di piccolo taglio con banconote di grosso taglio e nel maneggiare il denaro il ladro aveva sottratto 360 euro in contanti - raggiunta la negoziante la stessa raccontava i fatti e rilasciava dettagli e descrizioni dei responsabili che, messe a confronto, coincidevano perfettamente alle fattezze fisiche dei due rumeni appena fermati dall’altra volante.
Vicenda ricostruita
Una volta in Questura, gli agenti hanno ricostruito l’intera vicenda riguardante il furto raccogliendo sia la denuncia che le testimonianze, oltre alle descrizioni dettagliate della persona e dell’autovettura usata per allontanarsi. E per ultimo, le immagini del circuito di videosorveglianza interno al negozio. Inoltre, veniva mostrato alla negoziante un album fotografico dal quale la stessa riconosceva senza ombra di dubbio il 39enne rumeno, come colui che materialmente aveva commesso il fatto. I poliziotti, nel contempo, hanno proceduto a perquisire l’auto, a raccogliere gli elementi necessari e a sequestrare il denaro in loro possesso in quanto di dubbia provenienza, restituendo i 360 euro alla negoziante, per poi procedere all’arresto dei due rumeni, avvertendo il Pubblico ministero di turno che disponeva il loro processo per direttissima fissandolo questa mattina alle 12.