Giorgio Squinzi fu cultore di un'opera comasca

La scorsa settimana si è spento dopo una lunga malattia.

Giorgio Squinzi fu cultore di un'opera comasca
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La scorsa settimana si è spento dopo una lunga malattia, Giorgio Squinzi. Per la sua dipartita il mondo delle imprese, dello sport e del sociale hanno comunicato con riconoscenza il suo positivo impegno per la crescita di tutte le sue attività. Il suo motto “famiglia povera, azienda ricca” è stato il filo rosso che ha unito l’esemplare famiglia nel percorso imprenditoriale, nella ricerca, nella produzione e nella distribuzione planetaria dei prodotti Mapei per l’edilizia, il sostegno e la partecipazione appassionata al ciclismo, all’ascesa del Sassuolo Calcio e alle numerose iniziative nel sociale (vd. Fondazioni Veneranda Fabbrica del Duomo, Scala di Milano, ecc.): tutto un mondo di iniziative puntualmente illustrate nel magazine aziendale “Realtà Mapei” diretto dalla moglie Adriana.

Giorgio Squinzi fu cultore di un'opera comasca

“La testa a Milano, le gambe nel mondo”: il titolo di un suo editoriale del 2018, che evidenziò le forniture per nuove architetture ed edifici storici, supportate della costante ricerca nella chimica per l’edilizia. In queste schermate alcuni esempi dei recenti interventi di City Life, Porta Nuova, la Torre Prada, gli stadi per i Mondiali in Russia, i restauri nella città di Matera, la Basilica della Natività a Betlemme e i lavori in tutto il mondo in cui sono stati impiegati i materiali dell’azienda.
"Non ha avuto diversamente diffusione e il Centro Promozione Brianza lo fa con riconoscenza solo oggi, gratificato per la sua collaborazione per l’edificio più importante di Giuseppe Terragni. Nella fase di sviluppo del Progetto “Giuseppe Terragni Designer” dedicato agli arredi inediti, Centro Promozione, di concerto con la Guardia di Finanza di Como, custode del Palazzo Terragni (ex Casa del Fascio), nel 2004 (anno del Centenario della nascita del genio dell’architettura Razionalista – Meda 1904/Como 1943), si attivarono per una ricognizione propedeutica ad opere di restauro su parti dell’edificio. Con un incontro con Giorgio Squinzi nella sede di Mapei, si pianificarono i primi passaggi dell’operazione prevista dall’azienda in sponsorizzazione e per la quale contribuirono gli ing. Luigi Coppola e Giulio Morandini di Mapei, unitamente all’arch. Paolo Donà, comasco cultore di Terragni e l’arch. ing. Marco Dezzi Bardeschi, docente dei corsi di restauro dei monumenti del Politecnico di Milano" scrive il Centro Promozione Brianza di Cabiate.

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