Giornata mondiale delle torte la ricetta della papina cabiatese

I cabiatesi ne vanno orgogliosi. E non dimenticate: si scrive con una "P" sola.

Giornata mondiale delle torte la ricetta della papina cabiatese
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Oggi, 23 gennaio, è la Giornata mondiale delle torte. O almeno, una delle (tante) Giornate mondiali dedicate alle torte che, ormai è chiaro, rappresentano sostanzialmente una bellissima scusa per affogare i sensi di colpa post-natalizi quando ci si mette ai fornelli.  A Cabiate il vanto è quello della Papina, detta anche “Torta della Domenica”. Questo dolce era di uso principalmente ai “prestinee” (panettieri) e le famiglie per riutilizzare il pane, come le michette, ma anche altri ingredienti “possi”, come i biscotti o addirittura i cereali. Una bontà che in altre versioni locali è anche chiamata “Torta di Pane”, a Cabiate è la “PAPINA”: appellata proprio così, con una “P” sola.

Giornate mondiale delle torte: bontà che fa rima con tradizione

Della ricetta è depositario il “Panificio Cattaneo”, negozio di vicinato che produce la PAPINA dal 1992, rivendicandone la fiera “cabiatesità”. Per il comune sentire in paese infatti, la torta che sforna questo esercizio interpreta al meglio la ricetta supposta tradizionale, riferendosi fedelmente ad uno scritto risalente agli anni venti, vergato da “Nonna Natalina” (una ragazza del 1908).

Ecco come preparare la papina perfetta 

INGREDIENTI:

Pane raffermo
Latte
Amaretti
Burro
Uova
Cioccolato fondente
Cacao amaro e dolce
Uvetta
Zucchero
Vanillina
Pinoli
Lievito
Mostaccino

LA PREPARAZIONE 

Mettere in ammollo l’uvetta almeno due ore prima.
Sminuzzare il pane raffermo, metterlo in una bacinella con amaretti e mostaccino (a piacere) e cioccolato a scaglie (oppure sciolto con un po’ di latte).
Versare il latte ben caldo, mescolare con un cucchiaio di legno e coprire il tutto.
Lasciare macerare l’impasto ottenuto per circa 5 ore; di tanto in tanto mescolare in modo che tutto il pane assorba il latte e si ammorbidisca per bene.
Trascorso questo tempo schiacciare il pane ormai morbido con un cucchiaio o una forchetta in modo da frammentarlo ancor più; in alternativa passare il tutto con passaverdure o tritatutto.
Aggiungere burro fuso, cacao, uova, vanillina e lievito; unire anche lo zucchero e i pinoli conservandone qualcuno per la decorazione superficiale e mescolare per bene tutti gli ingredienti;
in ultimo unire anche l’uvetta scolata e asciugata.
Mescolare di nuovo e poi versare in uno stampo leggermente imburrato.
Infornare in forno caldo a 190° per un ‘ora.
Togliere dal forno e lasciare raffreddare completamente

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