Giovane disoccupato picchia i genitori per comprare stupefacenti e alcol

Mamma e papà, dopo anni di silenzio e paura, hanno deciso di denunciarlo.

Giovane disoccupato picchia i genitori per comprare stupefacenti e alcol
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La Polizia di Stato di Como, ieri pomeriggio ha arrestato un giovane 23enne, cittadino italiano, residente a Como, con precedenti per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento, interruzione di pubblico servizio. Il giovane è accusato del reato di maltrattamenti nei confronti dei genitori, lui 53enne lei 62enne.

Giovane disoccupato picchia i genitori per comprare stupefacenti e alcol

In agosto, dopo anni di sofferenze e soprusi, i due coniugi, si fanno coraggio e decidono di recarsi in Questura a sporgere denuncia. Raccontano di una situazione insostenibile, dalla quale non sanno più come uscirne. Raccontano di essere oggetto di continui maltrattamenti psichici e fisici: percosse, ingiurie, minacce, vessazioni, scatti d’ira, danneggiamenti. Più volte il proprio figlio, disoccupato, pur di ricevere somme di denaro destinate all’acquisto di sostanze stupefacenti, bevande alcoliche ed al proprio fabbisogno personale li minacciava di morte oppure iniziava a distruggere mobili, finestre, porte o quant’altro aveva davanti, generando un clima di terrore all’interno della casa. Condotte iniziate nel 2016 ma che negli ultimi mesi avevano visto un’escalation.

Ora è al Bassone

Numerosi, infatti, sono stati gli interventi della Squadra Volante chiamata ad intervenire in seguito ai comportamenti aggressivi commessi dall’indagato. Nel frattempo gli investigatori della Squadra Mobile, su disposizione del PM titolare delle indagini, hanno raccolto ulteriori elementi, tra cui: testimonianze, relazioni di interventi effettuati nel corso degli anni, certificati medici attestanti la pericolosità sociale dell’indagato. Il quadro probatorio raccolto è stato ritenuto sufficiente dal GIP presso il Tribunale Ordinario di Como, che su richiesta della locale Procura, ha emesso un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere. Il personale della Squadra Mobile ha così eseguito la misura, ora l’uomo è al “Bassone”.

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