Giulia è morta a soli 32 anni "Eri una ballerina ma anche una pugile"
Una ballerina ma anche una pugile, leggiadra e allo stesso tempo battagliera. Così i famigliari più stretti ricordano la loro Giulia, per come l'hanno vista affrontare per quattro lunghi anni la malattia. La giovane, originaria di Erba, si è spenta a soli 32 anni.
Era cresciuta a Erba
Giulia Spadoni era cresciuta a Erba. In città conserva le sue numerose amicizie, i legami più stretti, anche se con i suoi modi di fare era capace di farsi apprezzare e volere bene da tutti. Lascia mamma Maria Luisa, papà Colombo, il fidanzato Stefano, il suo grande amore, e il fratello Gabriele, con il quale Giulia aveva scelto di affiancare il papà Colombo Spadoni nella gestione dell'agenzia di consulenza finanziaria di Merate.
«Giulia era universale - ha raccontato la mamma Maria Luisa al Giornale di Erba - Era legata a Erba, ma aveva amicizie anche a Merate dove si era trasferita per avvicinarsi al lavoro alcuni anni fa. Noi la seguimmo per starle vicino quando si ammalò. Era una ragazza estremamente solare, piena di interessi, sogni e amicizie -ha raccontato mamma Maria Luisa in ricordo della figlia - Sono convinta che la forza e la grinta con cui ha affrontato la malattia possano solo essere d'esempio per tante persone che magari in questo momento stanno vivendo qualcosa di simile, oppure dolori di qualsiasi altro tipo, anche meno impattanti, legati a questioni lavorative o sentimentali, e si lasciano abbattere, cadono nello sconforto. Giulia la mattina, per quanto stesse male, si alzava e si godeva la vita, faceva tutto quello che le piaceva fare, lavorava, coltivava le sue passioni e le sue amicizie senza mai abbattersi, nemmeno per un istante».
A ricordarla con parole affettuose anche papà Colombo. «In questi quattro anni di malattia, Giulia ha lottato come una vera leonessa - ha aggiunto - Non si è mai lasciata andare. E' caduta tante volte ma si è sempre prontamente rialzata. Con la sua determinazione ha cambiato noi in primis, ci ha fatto apprezzare tante cose della vita a cui prima non facevamo nemmeno caso».
La cerimonia laica di esequie si è tenuta nel più stretto riserbo per volontà della stessa Giulia.