Guerra in Ucraina, la testimonianza di padre Ihor Boyko
Salone dell’oratorio esaurito per la serata organizzata dalla parrocchia e Frontiere di Pace.
Guerra in Ucraina: la comunità di Villa Guardia accoglie padre Ihor Boyko, rettore del seminario greco cattolico di L’viv (Leopoli).
Guerra e testimonianze di pace: accoglienza a Maccio
Ieri pomeriggio, venerdì 7 luglio, l’arrivo di padre Ihor Boyko nella parrocchia di Maccio. E immediatamente un primo collettivo abbraccio di 300 bimbi e ragazzi del Grest e del parroco, don Gigi Zuffellato. Padre Boyko dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina è in costante contatto col gruppo di volontari Frontiere di Pace, coordinato da Giambattista Mosa e che ha base proprio nella parrocchia di Maccio, da dove partono le missioni umanitarie che raggiungono L’viv, Kharkiv, Kherson, Izjum e vari villaggi a ridosso del confine con la Russia.
L’incontro col cardinale
Poi, lo scorso pomeriggio, tappa a Como per l’incontro col cardinale Oscar Cantoni e il successivo passaggio nella parrocchia di Rebbio, per conoscere il parroco, don Giusto Della Valle e la sua comunità, dove è operativo il coordinamento provinciale delle missioni umanitarie in Ucraina.
Cena con Frontiere di Pace e incontro pubblico a Maccio
In serata, ieri, la conviviale tavolata caratterizzata dalle tovaglie blu e gialle, in omaggio alla bandiera ucraina, col menù preparato dai volontari di Frontiere di Pace. Colori evidenziati anche nella grande torta della pasticceria Ghielmetti e Lucca di Olgiate Comasco, condivisa prima dell’incontro pubblico. Nel salone dell’oratorio di Maccio, esaurito in ogni posto disponibile - presenti circa 200 persone - don Zuffellato ha introdotto la testimonianza di padre Ihor. In videocollegamento dall’Ucraina, suor Olexia, più volte in missione umanitaria con Frontiere di Pace nei villaggi dove la guerra causa sofferenza e precarietà alla popolazione ucraina. Presenti i sindaci di Villa Guardia (Valerio Perroni) e Olgiate Comasco (Simone Moretti, col vice Paola Vercellini), volontari del coordinamento provinciale delle missioni umanitarie in Ucraina e varie associazioni del circondario (Sprofondo di Fino Mornasco, Interragire di Lurate Caccivio, La Lanterna di Olgiate Comasco e il circolo culturale olgiatese Dialogo).
L’appello: no all’indifferenza
Padre Ihor Boyko ha sottolineato la gratitudine per la solidarietà al popolo oppresso dalla guerra, ribadendo come il conflitto potrebbe finire immediatamente se l’esercito russo decidesse di andarsene da una terra che chiede solo di essere libera. Poi l’appello a continuare a “sostenere la causa ucraina, non rimanendo indifferenti”. Da qualche giorno in Italia, padre Ihor ha ricordato la barbara aggressione all’Ucraina, citando il terribile attacco missilistico a L’viv, che pochi giorni fa ha causato “dieci morti e decine di feriti. I russi sparano di notte, sulle case, quando la gente dorme. Anche questo è un segno della debolezza dei russi”.