Salone del Mobile protagoniste diverse scuole Comasche
“La creatività dei più giovani patrimonio per valorizzare la produzione delle nostre imprese” ha spiegato Alessandro Fermi.
Ieri martedì 17, a Milano, durante la giornata di inaugurazione del Salone del Mobile, sono state coinvolte diverse scuole tra cui: l'Enaip di Cantù, la scuola professionale Cometa di Como, l’Ipsia di Lissone, l’Afol Terragni di Meda e il Centro Cnos-Fap dei Salesiani di Arese.
Le parole del presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi
“Il design e l’arredo sono i motori dell’economia lombarda e di quella brianzola e comasca in particolare, e il Salone del Mobile rappresenta la vetrina migliore per le proposte più innovative del settore. E’ bello pertanto che qui possa trovare spazio e visibilità anche l’inventiva e la creatività dei più giovani, per i quali iniziative come questa sono occasioni straordinarie per farsi conoscere. Alle nostre imprese il compito di valorizzarli e saper cogliere dai nostri centri di formazione professionale spunti e contributi per migliorare la propria produzione e renderla sempre più competitiva sui mercati internazionali”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi che, al termine della cerimonia di apertura del Salone del Mobile in Fiera Milano, ha inaugurato l’esposizione dei prodotti realizzati dagli allievi del quarto anno del corso di Tecnico del Legno promossa dalla Fondazione Enaip Lombardia di Cantù.
“Il modello della piccola e media impresa brianzola dei settori legno, arredo e design è oggi un modello vincente –ha aggiunto il Presidente Fermi-. Lo dicono e lo confermano anche i dati delle locali Camere di Commercio, concordi nell’evidenziare soprattutto un aspetto: la piccola e media impresa che ha puntato su un prodotto di qualità e che ha investito su mercati e clienti di livello medio-alto, offrendo un prodotto magari esclusivo destinato a settori di nicchia, ma estremamente competitivo su scala internazionale, oggi produce profitti significativi e non teme la crisi”.
Coinvolte diverse scuole
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto Brianza Design Formazione e coinvolge, oltre all’Enaip, anche la scuola professionale Cometa di Como, l’Ipsia di Lissone, l’Afol Terragni di Meda e il Centro Cnos-Fap dei Salesiani di Arese. Si tratta di 5 istituti di formazione professionale specializzati nel settore del legno, del design e dell’arredo, che per il quarto anno consecutivo sono presenti al Salone del Mobile con i migliori prodotti dei loro allievi. “Nell’ambito del tema delle architetture –spiega la direttrice dell’Enaip di Cantù Ilenia Brenna- quest’anno abbiamo scelto la libreria come soggetto di riferimento del nostro project work: i ragazzi delle cinque scuole, in accordo con i docenti, hanno così realizzato il disegno tecnico del soggetto proposto”.
All’interno di ciascuna scuola, una apposita commissione di valutazione ha quindi scelto i tre lavori migliori, che sono esposti negli spazi del Salone del Mobile: il disegno tecnico migliore di ciascun istituto è stato anche oggetto di realizzazione pratica ed è stato allestito all’interno dei padiglioni messi a disposizione da Federlegno.
“L’allestimento –tiene a evidenziare Ilenia Brenna- è stato realizzato dalla Salice di Novedrate in collaborazione con numerose aziende del territorio brianzolo, a dimostrazione di una interazione tra scuola e azienda che sul nostro territorio funziona molto bene”.
Promotore di questa collaborazione tra istituti formativi e imprese del territorio legate all’arredo e al design è stato Maurizio Riva, titolare della storica azienda Riva1920 Industria Mobili e ideatore del Museo del Legno: “Le scuole di formazione di questo settore devono fare rete in modo sempre più forte –sottolinea Maurizio Riva-, non solo in Lombardia, ma anche con gli altri distretti del legno come quello pesarese e quello veneto. E devono collegarsi e integrarsi sempre di più con il territorio e con le associazioni di categoria come Federlegno, così che i migliori allievi possano trovare più facilmente sbocchi professionali qualificanti”.