I pendolari ci riprovano e scrivono a Babbo Natale: "Aiutaci tu"
"Sono ancora io, sono il pendolare dell’anno scorso, quello che ti aveva scritto per chiederti aiuto ma, evidentemente, la lettera che ti ho spedito deve essere essere passata da qualche treno soppresso".
“Caro Babbo Natale,
Sono ancora io, sono il pendolare dell’anno scorso, quello che ti aveva scritto per chiederti aiuto ma, evidentemente, la lettera che ti ho spedito deve essere essere passata da qualche treno soppresso ed è andata persa chissà dove! Quest’anno però ci riprovo, non mollo, sono un osso duro, io!” . Chi l’ha dura la vince? Questa è senza dubbio la speranza del viaggiatore ( e non è certo l’unico) che quest’anno, per la seconda volta di fila, ha deciso di scrivere una accorata lettera a Babbo Natale nella speranza che Santa Claus compia il miracolo.
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I pendolari ci riprovano e scrivono a Babbo Natale: “Aiutaci tu”
Un miracolo che, come si legge sulla pagina Fb del Comitato pendolari del Meratese, nel 2017 non è avvenuto, visto che quest’anno le giornate dei pendolari sono state lunghe, difficili, a volte decisamente travagliate e pericolose. Un anno che, lo ricordiamo, è stato purtroppo segnato anche dalla tragedia di Pioltello costata la vita a 3 donne. Non solo ma a acusa del deragliamento rimasero ferite 50 persone. E anche su una delle linee più utilizzate dai pendolari lecchesi e brianzoli è stata sfiorata la tragedia.
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Ecco quindi la lettera “bis”
Un confronto tra il 2017 e il 2018: tante ombre e qualche luce?
Devo dire che il bilancio complessivo del 2018 è pessimo, rispetto al 2017 siamo riusciti ad andare ancora peggio ma, come detto, sono ottimista: con il tuo aiuto ce la faremo.
Ricordo bene cosa ti chiesi l’anno scorso:
– Dei politici seri che in Regione Lombardia si occupino dei nostri problemi con onestà e che non ci promettano a gran voce investimenti di 1,6 miliardi di euro per l’acquisto di nuovi treni ma che poi alla prima occasione, quasi di nascosto, non votino un emendamento inquietante che, dei 35 milioni messi a disposizione per l’acquisto di nuovi treni nel triennio 2018-2020, ben 9,5 milioni non li spostino al bilancio 2021.
Su questo punto non posso che essere contento: al posto dell’Assessore Sorte è arrivata l’Assessore Terzi che, non fa i miracoli, ma almeno ci ascolta
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– Una società che gestisca al meglio i soldi che Regione e noi pendolari diamo e che faccia seriamente il proprio lavoro garantendo la puntualità dei treni, l’efficienza e la manutenzione degli stessi e che ci faccia viaggiare in maniera degna di una Regione virtuosa come la Lombardia vanta di essere.
Qui, caro Babbo Natale, c’è ancora molto da fare: al posto dell’AD Farisé è arrivato Marco Piuri: il servizio di Trenord è ancora pessimo ma è qui da poco, diamogli tempo: aspettiamo almeno Pasqua per metterlo in croce. C’è ancora molto molto da fare.
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– Una RFI efficiente e attenta nel mettere in condizione i treni di viaggiare sicuri e regolari, senza che col clima temperato della nostra regione si blocchino i treni per quattro centimetri di neve o che accumulino ritardi per la nebbia … tipica proprio della nostra pianura.
Il 2018 è stato un anno nero per RFI in Lombardia: l’incidente di Pioltello e la rottura del giunto tra Carnate e Monza (dove solo per il fato non parliamo di un altro incidente) sono solo due episodi che devono spingere RFI ad investire sempre più sulla manutenzione perché la vita di tutti noi non ha prezzo.– Dei giornali che anziché limitarsi a dire: “il treno 10829 oggi ha avuto 30 minuti di ritardo”, raccontino come “centinaia persone sono arrivate tardi al lavoro e hanno perso 30 minuti di vita, delle proprie passioni, dei propri affetti”, e questo non una volta all’anno ma decine di volte in pochi mesi.La stampa e i giornalisti in questi 12 mesi ci sono stati vicini: ci hanno sostenuto e hanno dato voce alla nostra protesta: sono certo che anche per il prossimo anno ci aiuteranno e saranno con noi.
Le “nuove richieste”
Per il 2018 ho quindi ancora molto da chiederti, soprattutto perché ho scoperto che prima per Trenord io ero un Cliente, dicevano che ero al centro della Mission di Trenord, ma ora ho scoperto che la vera Mission di Trenord era il Bilancio, mica migliorarmi la qualità della vita attraverso l’offerta di servizi di qualità, il rafforzamento nel territorio, il rilancio del settore della manutenzione dei rotabili.
Ti chiedo un aiuto affinché:
• I Pendolari esternino le loro arrabbiature per il tempo perso in ritardi, disservizi, riduzioni di servizio e facciano presente in tutte le sedi (Amici, Sindaci, Associazioni, Parrocchie, ecc) del tempo rubato da un sistema ferroviario inefficiente
• I Macchinisti dei treni facciano di tutto per recuperare i ritardi, pensando che 500 persone devono andare a scuola o al lavoro e alla sera non vedono l’ora di tornare a casa
• La Regione, fra le più avanzate, non resti più così indietro nella gestione del sistema dei trasporti ferroviari, da anni lasciato senza guida (pianificazione e controllo), riprendendo così il proprio ruolo di “authority”
• Si chieda sempre più aiuto a Trenitalia, per la manutenzione dei treni di Trenord e per disporne di altri ben sapendo che i nuovi veicoli annunciati verranno immessi in servizio con una cadenza di 1-2 al mese a partire solamente dal 2020
• Il magnifico ponte di San Michele venga riaperto al traffico leggero quanto prima e che, non appena sia possibile il transito ciclo-pedonale, si possa far transitare almeno una navetta da Calusco a Paderno, e viceversa
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• Il trasporto ferroviario venga migliorato (meno ritardi, minori tempi di percorrenza, più treni, più binari, più marciapiedi nelle stazioni, meno passaggi a livello) per fronteggiare l’aumentata domanda di mobilità e ridurre l’uso dell’autovettura privata che impatta sull’ambiente molto più del treno
Sono un pendolare, so bene che avrò davanti un inverno di sacrifici, con sempre meno treni, tempi di percorrenza aumentati e addirittura coi bus al posto del treno ma tutto questo fino a quando???
Almeno tu aiutaci, Babbo Natale!
Grazie.Il tuo affezionato PENDOLARE
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