I pendolari della linea Lecco-Como scrivono all’assessore regionale Terzi
La proposta: "Implementare il servizio estendendo l'orario pomeridiano su tutta la giornata, chiudendo l'attuale "buco di 4 ore" che c'è al mattino fra le 08:30 e le 12:30"
I pendolari della Linea Lecco-Como scrivono all’assessore Claudia Maria Terzi. In vista della Fase 2, che inizierà il 4 maggio, e con il probabile rientro di molti lavoratori, crescono infatti le preoccupazioni sul fronte dei trasporti.
I pendolari della linea Lecco-Como scrivono all’assessore regionale Terzi
I pendolari della Linea Lecco-Como scrivono all’assessore.
"Egr. Assessore Terzi,
in seguito alle varie dichiarazioni alla stampa da parte di Trenord relativamente all’erogazione del servizio per la cosiddetta “fase 2” dell’emergenza COVID-19, abbiamo deciso di inviarLe questo nostro contributo che speriamo venga preso in considerazione.
Ritenendo probabile che le aziende si dovranno adeguare alla situazione, organizzando le presenza dei lavoratori sul luogo di lavoro in tutto l’arco della giornata, 7 giorni su 7, con orari flessibili, è necessario che gli utenti della linea ferroviaria possano far affidamento su un servizio costante ed efficace; risultato ottenibile adottando la misura che già Le avevamo accennato durante il nostro ultimo incontro in Regione Lombardia: implementare il servizio estendendo l’orario pomeridiano su tutta la giornata, chiudendo l’attuale “buco di 4 ore” che c’è al mattino fra le 08:30 e le 12:30 ed erogando lo stesso servizio al sabato e alla domenica; in modo da avere un treno ogni ora tra Como e Molteno per tutta la giornata, tutti i giorni.
Ci preme sottolineare che anziché impegnare tre materiali e tre equipaggi (servizio prima della riduzione per emergenza), adottando la soluzione che proponiamo sarebbero necessari solamente due materiali rotabili e due equipaggi.
Riteniamo quindi che la nostra proposta sia assolutamente sostenibile e che vada nella direzione auspicata della fase due: mantenere il più possibile il distanziamento sociale, rendendo possibile viaggiare in treno anche con orari di lavoro scaglionati e in assenza di affollamento.
Al contrario, mantenere il buco di 4 ore del mattino, o peggio tenere il servizio ridottissimo come in queste settimane (un treno ogni 2 ore con buco al mattino), spingerebbe le persone ad utilizzare gli autobus, che non garantiscono certo il distanziamento sociale, che può invece essere garantito dal trasporto ferroviario sulla Como-Lecco.
Auspicando un cortese riscontro, Le porgiamo distinti saluti.
Per il COMITATO PENDOLARI COMO-LECCO, Giovanni Galimberti".