Per le famiglie

I rifugi montani ora sono a portata di famiglia

Fermi: «L’obiettivo è avvicinare sempre di più i giovani alla montagna facendo loro apprezzare e riscoprire la cultura dei territorio, ma anche offrire un piccolo sostegno a chi in quelle zone vive e lavora ogni giorno come i rifugisti e i malghesi»

I rifugi montani ora sono a portata di famiglia
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L’iniziativa, promossa dal Club Alpino Italiano e da Assorifugi Lombardia e patrocinata e finanziata dal Consiglio regionale della Lombardia nell’ambito della legge regionale dedicata alle Montagne lombarde, si propone di far vivere gratuitamente ai ragazzi fino a 16 anni un’esperienza in uno dei quasi cento rifugi alpini lombardi aderenti.

I rifugi accessibili alle famiglie

«Quest’anno abbiamo deciso di sostenere un nuovo progetto per portare le famiglie in montagna con il coinvolgimento di un centinaio di rifugi lombardi delle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio, confidando di regalare emozioni nuove ed esperienze importanti, in questo caso, possiamo ben dirlo, a fil di cielo - sottolinea il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi - Con questa iniziativa vogliamo avvicinare sempre di più i giovani e le famiglie alla montagna facendo loro apprezzare e riscoprire la cultura montana, ma al tempo stesso vogliamo anche offrire un piccolo sostegno a chi in montagna vive e lavora ogni giorno come i rifugisti e i malghesi». Il progetto punta a incentivare la frequentazione di sentieri, rifugi e malghe da parte di famiglie con bambini e giovani. Sarà possibile scegliere fino a fine settembre tra i rifugi indicati sul sito www.cailombardia.org, ricevendo un voucher gratuito per due notti e trattamento di mezza pensione con colazione e cena. La gratuità per il servizio di mezza pensione per i giovani under 16 potrà essere fruita abbinata al trattamento di mezza pensione del familiare, dei familiari o parenti di primo grado maggiorenni che accompagnano il giovane.

Come partecipare

Le famiglie che vogliono partecipare a questo progetto, dopo aver verificato la disponibilità telefonando direttamente al rifugio prescelto, devono iscriversi e comunicare la prenotazione attraverso il sito del CAI Lombardia e al link dedicato ‘ISCRIZIONI on-line (#FG4M). Il richiedente riceverà un voucher via mail, con la conferma dei dati trasmessi, da stampare e consegnare firmato al gestore del rifugio prescelto. «Dobbiamo sviluppare politiche per la montagna ancora più incisive non solo nell’ottica dell’evento delle Olimpiadi invernali, ma anche su temi importanti come il turismo, la cultura del cibo e le sue tradizioni – evidenzia ancora Fermi - Quando rimane viva e vissuta, la montagna è una sicurezza per tutti. È una grande opportunità per la Lombardia soprattutto in questa fase di ripartenza dopo l’emergenza pandemica e dai primi dati legati a prenotazioni e spostamenti, questa estate dovrebbe registrare un grande boom di presenze di famiglie ed escursionisti sui rifugi e sulle nostre montagne alla riscoperta della natura e di una rinnovata socialità».

Successo del progetto

«Il successo crescente che questo progetto registra anno dopo anno e le adesioni e la partecipazione sempre più numerosa sono dimostrazione che la legge regionale funziona e ha centrato il suo obiettivo - sottolinea la Vice Presidente del Consiglio Francesca Brianza -. Quando le istituzioni riescono a intercettare al meglio le esigenze e le aspettative dei cittadini, e a confrontarle con il mondo dell’associazionismo e del volontariato, ne escono sempre idee vincenti: il binomio famiglie-montagna ne è una testimonianza concreta».
«Siamo di fronte a un’occasione unica, quella di far conoscere ai giovani le nostre bellissime montagne, con la loro gastronomia, in particolar modo i prodotti delle malghe. Insomma, tutto quello straordinario patrimonio di biodiversità conservato nelle nostre valli grazie al ruolo unico e insostituibile degli agricoltori montani, veri e propri custodi della terra, impegnati a recuperare le varietà in via di estinzione, a consolidare le buone pratiche della tradizione, le materie prime a filiera corta e la valorizzazione del paesaggio rurale», ha detto il Consigliere segretario Giovanni Malanchini.
«Il progetto presentato oggi è unico ed innovativo - ha aggiunto il Consigliere Segretario Dario Violi - e se la montagna torna ad essere valorizzata, riscoperta e vissuta, è anche grazie ad iniziative come questa. Coinvolgere i ragazzi e le famiglie è il modo migliore per avere una vetrina comunicativa completamente diversa, avvicina anche le persone che la montagna non la conoscono ancora, e fa in modo che siano loro stessi a promuoverla e a valorizzarla, diffondendo e raccontando la bellezza della natura e dei nostri territori».
«L’impegno comune per i nostri giovani – ha spiegato infine Paolo Valoti, ideatore e promotore del progetto di educazione e sostenibilità “Save the Mountains” da cui ha tratto spunto la legge regionale dedicata alle Montagne lombarde- nasce dalla consapevolezza del loro ruolo fondamentale di attori protagonisti di una montagna “nuova”, vissuta secondo i principi di uno sviluppo più etico, responsabile e sostenibile e che lega strettamente la tutela e la valorizzazione della risorse naturali alla dimensione economica e sociale. Aiutiamo i giovani e le famiglie a vivere in montagna e di montagna perché il loro contributo sarà determinante per salvare e valorizzare questo patrimonio naturale unico e indispensabile».

La presentazione da parte del Cai

A presentare i dettagli del progetto e le modalità di adesione e partecipazione è intervenuto oggi a Palazzo Pirelli il Presidente del CAI Lombardia Emilio Aldeghi: con lui, nelle vesti di testimonial, l’alpinista Alberto Pirovano, già presidente del CAI di Lecco e del Gruppo Ragni di Lecco.All’inizio della conferenza stampa, un minuto di silenzio ha commemorato le vittime della Marmolada.
Il territorio regionale lombardo, pari a 23.862 chilometri quadrati, è caratterizzato da una compresenza di aree montuose (40,5%) che, se sommate alle aree collinari (12,4%), rappresentano quasi il 53% della superficie complessiva. Il 32% della popolazione lombarda è concentrata nelle aree montane. Il 28,6% del flusso annuo di turisti negli esercizi ricettivi lombardi interessa le località montane.
Su undici siti Unesco lombardi, cinque sono localizzati in aree montane, dove si trovano anche otto parchi regionali di grande pregio ambientale e naturalistico. Da sottolineare infine che sulle montagne lombarde sono presenti oltre 150 rifugi e circa 870 malghe, imprescindibili punti di riferimento e di appoggio per chi attraversa i sentieri montani.

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