Il Comune "sfratta" il gestore del centro tennistico
Tennis Invictus, però, reagisce rivolgendosi a un avvocato: "Non ce ne andiamo".

Il Comune "sfratta" il gestore del centro tennistico: la decisione era nell'aria, anticipata negli ultimi mesi da un articolo del Giornale di Olgiate. Ora è ufficiale.
Il Comune rescinde la convenzione con Tennis Invictus
La gestione della struttura sportiva comunale di via Malvisino è regolata - dal 12 novembre 2012 - da una convenzione tra il Comune e l'Asd Tennis Invictus. Quindici anni di gestione affidata alla società sportiva presieduta da Stefano Gallo. Ma l'insoddisfazione del Comune ha portato a mettere nero su bianco la scelta di dire basta. Rescissione della convenzione, puntualizzata in una comunicazione inviata da Palazzo Volta al gestore.
L'elenco dei problemi
Il sindaco Simone Moretti conferma in toto l'insoddisfazione per le modalità di gestione del centro tennistico. Ora le contestazioni sono evidenziate in una determina: mancato rispetto degli orari di apertura al pubblico (violazione dell'articolo 7 della convenzione), applicazione delle tariffe in difformità (violazione dell'articolo 8); mancata custodia e manutenzione del centro sportivo (violazione dell'articolo 4). "Nonostante i ripetuti inviti, formulati anche per vie brevi - riporta categoricamente la determina firmata dal responsabile comunale dell'Area Lavori pubblici e Patrimonio - l'impianto continua a versare in uno stato di degrado e abbandono che rischia di produrre danni permanenti. Tale stato lo si rileva da diversi sopralluoghi, i cui esiti sono noti al gestore dell'impianto". Tutto questo per dire che, entro 180 giorni, il gestore se ne dovrà andare, liberando la struttura comunale. La consegna del centro tennistico dovrà avvenire non oltre il decimo giorno alla scadenza dei 180 giorni.
Il gestore non ci sta e si rivolge a un legale
Stefano Gallo conferma di aver ricevuto la comunicazione per la rescissione ma non considera chiusa la partita. "Ho ricevuto una Pec - dichiara - Mi sono rivolto al nostro avvocato, che risponderà al Comune. Al momento sono attivi due campi su tre. Tutti i campi sono stati in funzione fino al 2019, poi c'è stata la pandemia col conseguente stato di emergenza: abbiamo avuto entrate inferiori del 50% a causa del Covid. Per noi nulla cambia: non lasciamo la struttura, andiamo avanti. Al Comune risponderà il nostro legale".