lutto

Il Conservatorio di Como piange il maestro Roberto Stefanoni: ha plasmato generazioni di pianisti

La comunità ha perso un uomo illustre e amatissimo dai suoi allievi.

Il Conservatorio di Como piange il maestro Roberto Stefanoni: ha plasmato generazioni di pianisti
Pubblicato:
Aggiornato:

Il Conservatorio di Como piange il maestro Roberto Stefanoni, storico insegnante e pianista dell'istituto cittadino.

Il Conservatorio di Como piange il maestro Roberto Stefanoni

La comunità ha perso un uomo illustre per il quale oggi piangono in moltissimi. Si tratta del maestro Roberto Stefanoni, 81 anni, origini friulane ma da anni residente a Cinisello Balsamo. La città di Como era però la sua casa: è stato infatti docente di pianoforte per moltissimi allievi del Conservatorio di Como.

"Ha formato generazioni di pianisti e di docenti - ricorda l'attuale direttore del Conservatorio Carlo Balzaretti - Quando io sono arrivato lui era già in pensione ma è stato un insegnante apprezzatissimo nel nostro istituto".

Inizia gli studi a Milano con Adjmara Granata Confalonieri. In seguito passa sotto la guida di Tommaso Alati, e più tardi con Giuseppe Piccioli docenti al Conservatorio G. Verdi di Milano. Termina gli studi brillantemente con Alberto Mozzati sempre al Conservatorio di Milano. Con Mozzati si perfeziona e tiene concerti come solista in varie città italiane e più tardi in duo pianistico con Laura Colzani.

Quell'amore per l'insegnamento

Ma la sua vera vocazione è sempre stata l'insegnamento. Fa una profonda esperienza in tal senso. Vince la Cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Cagliari e Sassari ed in questo Istituto passa di ruolo. Si trasferisce al Conservatorio di Parma e qui ottiene la titolarità come professore ordinario di pianoforte principale. Passa poi al Conservatorio di Genova e a quello di Brescia. Approda poi definitivamente al Conservatorio G. Verdi di Como dove ottiene una classe di alunni di categoria superiore oggi impegnati concertisti in Italia e all'estero vincitori di importanti concorsi italiani e stranieri.

E' stato membro in giuria in concorsi internazionali Città di Como, di Tradate, e oggi è presidente di giuria al concorso internazionale Città di Lissone ed al concorso internazionale Carlo Vidusso di Milano.

E a ricordarlo con profondo affetto e devozione sono proprio i suoi allievi.

 "Era un gigante, ha sfornato veri e propri talenti della musica, si è dedicato completamente a noi - ricorda la pianista Elena Strati - Non si metteva in mostra ricordando i suoi successi ma ci tramandava il suo sapere e tirava fuori il meglio di noi: sapeva creare dei veri musicisti".

E aggiunge: "Adorava tutti i compositori anche se aveva una certa predilezione per Chopin, Mozart e Bach. Era un insegnante severo, ma di quelli che sanno valorizzare il meglio dei propri allievi".

Stephanie Barone