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Consiglio regionale: arriva la Commissione d'inchiesta sull'emergenza covid-19

"Obiettivo approfondire e analizzare la gestione dell’emergenza sanitaria di questi mesi in modo utile e costruttivo", ha spiegato Alessandro Fermi.

Consiglio regionale: arriva la Commissione d'inchiesta sull'emergenza covid-19
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L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha dato il via libera questa mattina all’istituzione di una “Commissione di inchiesta sull’emergenza Covid-19”.

Il Consiglio regionale: arriva la Commissione d'inchiesta sull'emergenza covid-19

“Su richiesta delle opposizioni abbiamo istituito una Commissione che mi auguro possa vedere un confronto partecipato e propositivo tra tutti i suoi componenti - evidenzia il Presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi -, con l’obiettivo di approfondire e analizzare la gestione dell’emergenza sanitaria di questi mesi in modo utile e costruttivo, senza cadere e perdersi in sterili polemiche e strumentalizzazioni politiche”.

La Commissione, la cui istituzione era stata richiesta da tutti i Consiglieri di minoranza, nello svolgimento del proprio lavoro avrà come oggetto specifico l’analisi e la valutazione della gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19 in Regione Lombardia. Dovrà concludere i propri lavori entro 12 mesi dall’insediamento.

La Commissione sarà composta da tre consiglieri per i gruppi consiliari più consistenti (LN, PD, M5S, FI) e da un consigliere per gli altri gruppi; entro dieci giorni i capigruppo dovranno comunicare i nominativi dei componenti, dopo di che il Presidente Fermi convocherà la seduta di insediamento. Il Presidente della Commissione sarà espressione dei gruppi di minoranza e dovrà essere votato a maggioranza dei componenti della Commissione.

Le reazioni

"Per noi è un ottimo risultato nell’interesse dei cittadini per migliorare il sistema di prevenzione e protezione del sistema sanitario Lombardo - commenta Marco Fumagalli, capogruppo del Movimento 5 Stelle - Abbiamo chiesto la Commissione con spirito costruttivo e senza polemiche ma vanno assolutamente affrontati i motivi per cui l'epidemia ha avuto una così grande diffusione nella nostra regione. Serve un confronto a tutto campo sulla carenza della medicina territoriale, sullo squilibrio tra pubblico e privato rispetto alle altre regioni e sul futuro della sanità lombarda. Una sanità in sofferenza non è mai una risposta alle emergenze”.

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