Il futuro della scuola? La vera autonomia
Grande successo per l'evento on line seguito da oltre 500 persone.
Autonomia scolastica e guerra dichiarata ai tre poteri forti, politica, sindacati e burocrazia che impediscono alla scuola di essere davvero libera e un fattore di sviluppo per la società. È quanto ha sostenuto Suor Anna Monia Alfieri nell’incontro di ieri, martedì 16 febbraio 2021 dal titolo “Alleanza Educativa -Quando la responsabilità individuale si apre alla responsabilità collettiva”, organizzato via web da “Libertà protagonista”.
Il futuro della scuola? La vera autonomia
A discutere con lei di educazione e scuola un altro gigante: Franco Nembrini, 66 anni di Trescore aBalneario, insegnante per oltre 40 anni, fondatore della scuola La Traccia di Calcinate, già presidente della Federazione Opere Educative delle scuole paritarie legate alla CdO, autore televisivo per Tv200 ed esperto di Dante.
L’evento seguito da oltre 500 persone in diretta streaming su zoom, canali Facebook e YouTube, ha fatto il punto sulla complessa situazione della scuola oggi. Incalzato dalle domande di Giancarlo Ferrario, moderatore della serata, Nembrini ha chiarito che “è in gioco il futuro del Paese. L’emergenza Covid ha accelerato la crisi della scuola. I ragazzi sono in difficoltà, ma almeno si è capito che la scuola non è solo il luogo dell’istruzione, quella si può avere anche on line, ma il luogo dell’educazione. L’educazione è un rapporto fiduciario, occhi negli occhi”.
Anche suor Anna Moina, due lauree, una in Giurisprudenza ed una in Economia, legale rappresentante dell’Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline, docente a ad Altis la scuola di Alta formazione della Cattolica, spesso ospite a Quarta Repubblica, è convita che questo sia un momento cruciale per la scuola.” Il covid come ogni emergenza è una lente di ingrandimento. Sono peggiorati i problemi già esistenti, è aumentato l’abbandono scolastico, abbiamo perso i più fragili” e snocciola numeri che fanno paura: 1 milione e seicentomila gli alunni non raggiunti i dalla dad, 300.000 i disabili isolati. “E dove avviene l’abbandono? – prosegue – Al Sud principalmente e nelle periferie dove la scuola è l’unica alternativa alla malavita”
Suor Anna Monia non le manda certo a dire: “in Europa le scuole sono aperte da aprile. Noi abbiamo preferito trincerarci dietro tre problemi: mancanza di aule, traporti ed organico, che potevano essere risolti con una sinergia tra scuole statali e paritarie”.