Il laser nella medicina riabilitativa: il primato di Como nel mondo VIDEO

Precisione e rapidità al servizio di pazienti con gravi disabilità, spasticità severa e contratture deformanti agli arti inferiori.

Il laser nella medicina riabilitativa: il primato di Como nel mondo VIDEO
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Il laser nella medicina riabilitativa: un primato tutto italiano, nato dalla collaborazione tra Ospedale Valduce e Quanta System. A Como sono stati presentati i primi casi al mondo di interventi riabilitativi effettuati con un innovativo sistema laser al Tulio.

Il laser nella medicina riabilitativa

Al centro di questa novità ci sono pazienti con gravi disabilità, spasticità severa e contratture deformanti agli arti inferiori, che hanno ritrovato mobilità, dignità e una nuova qualità di vita. Anestesia locale anziché totale, una procedura veloce quanto precisa, risultati rapidi a poche ore dall’intervento. Ma anche la quasi totale assenza di dolore durante l’intervento come nel periodo post operatorio. Nessun ematoma, nessun taglio, si azzerano i rischi di infezioni ma soprattutto si accelerano notevolmente i tempi, evitando di dover attendere la fase più acuta della disabilità per poter intervenire chirurgicamente. Ma sopratutto la certezza di poter sfruttare questa tecnologia non solo a fronte di patologie acute come può essere un ictus ma anche sugli effetti di malattie degenerative come la sclerosi multipla.

L'ingegneria al fianco della medicina

Tutto ciò è stato reso possibile dall’intuizione dei Direttori UOC di Diagnostica per immagini Alberto Martegani e di Medicina Riabilitativa Franco Molteni che da 25 anni lavorano all’Unità operativa complessa di riabilitazione di Villa Beretta a Costa Masnaga. "Una volta per risolvere le conseguenze delle lesioni al cervello che portano spasmi bisognava utilizzare la chirurgia tradizionale - ha spiegato Molteni - Poi abbiamo conosciuto Quanta System e le potenzialità del laser che permette, impostando la corretta lunghezza d’onda, di oltrepassare senza danni la pelle e lavorare in modo estremamente preciso sui tessuti sottostanti".

Se da una parte è stata fondamentale l’intuizione medica, dall’altra è stato altrettanto importante lo sviluppo tecnologico ad opera di Quanta System che un anno fa ha donato lo strumento al Villa Beretta: già 25 le persone trattate finora con ottimi risultati. "Insieme abbiamo aperto strade prima nemmeno immaginate mettendo a segno progressi che rappresentano nuovi standard a livello globale" ha sottolineato Filippo Fagnani, Direttore scientifico della divisione chirurgica di Quanta System.

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