Il pasticciaccio brutto nel quale è finito il leader di Confcommercio Carlo Sangalli
Accusato da una ex segretaria d'aver reiterato attenzioni molto particolari.
Sarebbe facile scomodare come precedenti storie d’attualità e vip assortiti, nel caso del leader di Confcommercio Carlo Sangalli. Eppure è un fatto che di molestie sessuali e sostanzialmente abuso di potere o posizione dominante non s’è mai parlato tanto come nell’arco di quest’ultimo anno.
Confcommercio Carlo Sangalli
Carlo Sangalli, presidente dal lontano 2006, è un’icona di Confcommercio. Incalcolabili le volte che l’abbiamo visto al telegiornale intervenendo su qualsiasi tema, l’81enne nato a Porlezza (sul lago di Como) è stato precedentemente anche un parlamentare democristiano. Come riporta GiornalediMonza.it, l’attuale Presidente di Confcommercio Imprese per L’Italia e della Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi è in questi giorni al centro di un vero e proprio scandalo a sfondo sessuale, accusato da una ex segretaria d’aver reiterato attenzioni molto particolari. Tanto che tre vicepresidenti dell’associazione nazionale di categoria hanno addirittura invocato dimissioni istantanee.
Sangalli-gate: una vicenda ingarbugliata
Nelle ultime ore stanno spuntando trascrizioni di sms sensibili che parlano addirittura di “ossessione” e persino un risarcimento a cinque zeri nei confronti della protagonista, rispetto al quale il presidente ha dichiarato d’aver ceduto, pur senza colpa, perché impossibilitato a difendersi. Ma tra le tante ombre c’è pure un braccio di ferro interno all’associazione di categoria che vede contrapposti sangalli e un alto funzionario. Insomma, una vicenda ingarbugliata: l’unica certezza è che Sangalli, fa sapere Confcommercio, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica ritenendosi parte offesa, dopo aver anche denunciato l’ex segretaria e i tre vicepresidenti che hanno chiesto la sua testa per estorsione e diffamazione.
Il ruolo di Rivolta
Nell’intricato quadro è sbucato anche il nome dell’ex sindaco di Macherio Francesco Rivolta. Pare che il macheriese sarebbe stato presente al momento della firma della donazione di 216mila euro alla ex segretaria.
Le precisazioni di Confcommercio
Confcommercio ha voluto fare alcune precisazioni di cui riportiamo un estratto:
“Il 14 novembre si svolgerà il Consiglio direttivo per prendere in esame la riorganizzazione interna che ha comportato la risoluzione del rapporto di lavoro con il direttore generale Francesco Rivolta per motivi oggettivi – si legge in una nota di Confcommercio – In quella stessa sede il presidente, Carlo Sangalli, relazionerà sui recenti fatti di cronaca. A questo proposito si conferma che il presidente, abbandonando la sua usuale vocazione al dialogo, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica ritenendosi parte offesa per gravissime condotte di estorsione e diffamazione. Proseguirà a querelare con fermezza chiunque costruisca, diffonda o alimenti notizie false e diffamatorie”.