Il presidente Levrini chiude il suo mandato in Fondazione Volta con un incontro con l'assessore regionale Stefano Bruno Galli
L'assessore regionale alla Cultura ha sottolineato che dal Pirellone Como ricevere il più totale sostegno alla sua candidatura a Città Creativa Unesco.
Con l’approvazione del bilancio 2020 di Fondazione Volta, si chiude il triennio di presidenza di Luca Levrini e del Consiglio di Amministrazione eletto nel luglio del 2019. Per concludere il proprio mandato, il presidente ha organizzato un incontro di confronto con alcune delle realtà culturali della città cui ha partecipato Stefano Bruno Galli, assessore all'Autonomia e Cultura di Regione Lombardia.
Il presidente Levrini chiude il suo mandato in Fondazione Volta con un incontro con l'assessore regionale Stefano Bruno Galli
“Desidero congratularmi personalmente con il presidente della Fondazione Alessandro Volta, il professor Luca Levrini, per lo stile efficace, brillante e incisivo, della sua presidenza – ha esordito l'assessore Galli - Il suo mandato triennale, ormai giunto al termine, è stato caratterizzato da una progettualità strategica quale obiettivo primario e dalla condivisione e collaborazione con una pluralità di soggetti quale metodo. Tutto ciò ha consentito un rilancio della Fondazione, che è nella natura delle cose. Negli ultimi anni la Fondazione Volta ha assunto sempre più un ruolo centrale nelle dinamiche culturali lariane e si è imposta come un oggettivo valore aggiunto nel panorama, ricco e articolato, della cultura comasca. In ordine cronologico, l’ultima avventura alla quale la Fondazione Volta ha dato un contributo significativo – nell’ambito del Comitato Como&Seta – è la promozione della nuova candidatura della città al network UNESCO “Creative Cities” per il settore ‘Craft and folk art’. Una candidatura importante perché riconosce nella seta e in un settore tessile sostenibile uno degli assi portanti dell’economia, della società e della cultura lariana. In breve, della stessa identità lariana".
Quindi ha aggiunto: "Una candidatura – da pochi giorni ha superato la selezione del comitato di valutazione italiano – promossa con il sostegno del Comune di Como, in particolare del sindaco Mario Landriscina e dell’assessore alla Cultura Livia Cioffi, e con il sostegno consapevole e determinato di Regione Lombardia. Ma troviamo Fondazione Volta, a fianco dell’Accademia Pliniana, anche nell’azione che ha portato alla costituzione del ‘Comitato Locale per le Celebrazioni del Bimillenario Pliniano’ – di cui Regione Lombardia è membro fondatore. Uno strumento indispensabile per progettare al meglio le iniziative per la ricorrenza, nel 2023, dei duemila anni dalla nascita di un grande comasco, celebre in tutto il mondo, Plinio il Vecchio. – conclude l’Assessore Galli - Questi sono solo due esempi, forse i più significativi, di una ritrovata vivacità culturale di Como e di tutto il Lario, grazie all’azione della Fondazione Volta, di cui Regione Lombardia va fiera e orgogliosa".
Quindi l'assessore regionale ha voluto anticipare che Regione Lombardia questa volta sosterrà in modo concreto la candidatura di Como a Città Creativa Unesco. "Stiamo preparando come Regione un accordo di valorizzazione delle eccellenze comasche come abbiamo già fatto nel 2019 per la Valcamonica. Vogliamo sostenere fermamente la candidatura di Como perché la città, per il suo patrimonio culturale, merita il riconoscimento Unesco".
Quindi il presidente Levrini ha tirato le fila del suo mandato. “In questo triennio, il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Volta si è fortemente impegnato per definirsi e concretizzarsi come luogo di aggregazione e sostegno per la cultura e l’alta formazione nella città di Como. I risultati li ritengo estremamente positivi, grazie al pieno equilibrio di tutti i Soci nella condivisione delle progettualità; ciò a dimostrazione che realtà eterogenee – unite dall’impegno morale dello sviluppo di un unico territorio - possano agire sinergicamente ed unanimi, indipendentemente da chi devono rappresentare. Come ultima iniziativa, il fatto di avere invitato alcune realtà espressione della cultura comasca, insieme all’assessore regionale alla cultura Galli, dimostra tale ambizione. – commenta Levrini - La cultura deve esprimersi in una concreta progettualità di tutti ed essere elemento trasversale di unione, dove ogni distinzione è elemento di accrescimento e non di divisione. La cultura comasca deve dunque unirsi in una “consulta” dove, più che la condivisione dei problemi, emerga la consapevolezza del valore. Lo sviluppo e la costruzione della cultura, spogliato degli interessi ideologici dei singoli e delle bandiere, si animerebbe in modo forte nell’interesse della valorizzazione dello strumento più importante ed influente per il miglioramento dei cittadini comaschi e lariani. Per la cultura comasca vorrei si realizzasse quella che metaforicamente più volte ho definito dover essere la “serra” di Fondazione Volta, luogo dove creare le condizioni, le convergenze e la fertile discussione tra tutti, per la crescita ed il bene della città. Nel concreto potremmo sviluppare “Energia per Como” un progetto tenuto ad oggi nel cassetto per il sostegno, anche economico, delle numerose realtà cittadine culturali comasche.”