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Supplemento d'indagine
Il Questore emette quattro "Daspo" urbani
Tra i destinatari del provvedimento anche un 19enne canturino
La Polizia di Stato, a conclusione di ulteriori indagini sulle posizioni di soggetti coinvolti in comportamenti illegali o fatti delittuosi verificatisi di recente, ha emesso 4 nuovi provvedimenti di prevenzione.
I provvedimenti
Nello specifico, i D.AC.UR. – divieto di accesso alle aree urbane – sono stati firmati dal Questore di Como Marco Calì nei confronti di tre persone, ritenute responsabili di reati e comportamenti che hanno fortemente compromesso l’ordine e la sicurezza pubblica nei centri cittadini.
Mantenendo alta l’attenzione sulla prevenzione dopo i recenti noti fatti avvenuti a Cantu’, sulla base della segnalazione ricevuta dal Corpo di Polizia Intercomunale di Cantù e dalle motivazioni sviluppate successivamente dagli specialisti della Divisione Anticrimine di Como, è stato disposto un Daspo Urbano della durata di 1 anno, per un 19enne canturino di origini nord africane, il quale si è reso responsabile di comportamenti tali da creare un pericolo per l’incolumità pubblica in quel centro cittadino. Il giovane in occasione di un servizio di ordine pubblico organizzato nel mese di luglio a Cantù, è stato sorpreso in evidente stato di alterazione psicofisica nella centrale piazza Garibaldi. L’atteggiamento oltraggioso verso gli agenti di polizia e il suo stato di alterazione è poi sfociato in una colluttazione avuta per strada con un parente, intervenuto per riportarlo a più miti comportamenti. Al giovane è stato vietato di frequentare, accedere o stazionare in un largo perimetro del centro di Cantù dove vi è la presenza di locali destinati all’intrattenimento e alla somministrazione di alimenti o bevande.
Le altre misure
Altro Daspo Urbano della durata di 3 mesi è stato notificato ad un 44enne di Luino (VA) senza fissa dimora, l’uomo non potrà frequentare e accedere ad un ampio perimetro che delimita il centro di Como dove era abitualmente dedito al disturbo delle persone in zona. La relazione tecnica fornita dal Comando di Polizia Locale di Como ha mostrato una lunga serie di interventi finalizzati alla sua presenza in stato di ebrezza alcolica. All’uomo è concesso l’utilizzo di una mensa pubblica del centro città esclusivamente negli orari e con le modalità impartitegli da una Onlus che lo segue.
Un DACUR della durata di 6 mesi anche per un 27enne di origini africane ma naturalizzato in Italia, residente nel quartiere di Monte Olimpino che ubriaco, dopo aver importunato i passanti davanti a un bar, aveva preso a schiaffi e calci i poliziotti intervenuti. Gli sarà vietato frequentare i locali dove vengono somministrati alcolici tutte le zone limitrofe dove ha commesso il reato.
Un Foglio di Via Obbligatorio della durata di 2 anni invece per il 40enne italiano, senza fissa dimora, responsabile della rapina impropria ai danni del LIDL di viale Innocenzo, nel processo per direttissima a suo carico aveva patteggiato una pena a 7 mesi di reclusione.