Il ricettario dei detenuti del Bassone presentato a Como
L'intero ricavato sarà nuovamente investito per realizzare nuovi lavori.
Il ricettario dei detenuti è l'ultimo progetto ideato e realizzato proprio dai carcerati del Bassone di Como. La presentazione del progetto sarà giovedì 5 aprile alle 18 presso la Ubik di Como. La pubblicazione non ha un costo di copertina, ma è a offerta e l’intero ricavato sarà nuovamente investito per realizzare nuovi lavori.
Il ricettario dei detenuti
È in distribuzione in questi giorni il ricettario “Cucinare dal fresco”, una pubblicazione con 21 ricette studiate dai detenuti iscritti al laboratorio “Parole da condividere”. Si tratta di un mix di ricette e, nel contempo, di racconti di vita, storie e ricordi, ma soprattutto, di tanta speranza. Un gruppo di ragazzi come tanti che hanno deciso di mettersi in gioco in un laboratorio fatto non solo di parole, ma di idee e di genialità, perché cucinare in carcere non è come farlo in una cucina da chef stellati. Hanno parlato, spiegato e scritto “con gusto”, per il piacere di portare la loro cucina oltre le sbarre. I tanti cuochi che hanno aderito al progetto con la voglia di “evadere dalla monotonia”.
Il progetto
Il progetto, nato poco dopo le festività natalizie, è la storia di come si trascorrono le festività lontani dalla famiglia. In queste pagine, infatti, i detenuti hanno voluto parlare di come ci si organizza per alleviare le sofferenze spadellando e condividendo pranzi e cene. È una carrellata di idee e di suggerimenti da riproporre nelle tavole di tutte le famiglie, ma con una qualità in più: la solidarietà e la voglia di riscattarsi da una vita fatta di difficoltà. “Cucinare al fresco” è un'idea nata nell'ambito del laboratorio “Parole da condividere”, coordinato dalle giornaliste Laura D'Incalci e Arianna Augustoni.
Il commento dei partecipanti
“La cucina è sempre stata la nostra grande passione – commentano i detenuti - Sin dall'inizio abbiamo messo in pratica le diverse doti condividendo e insegnando qualcosa, dispensando qualche suggerimento”. Ora questa passione per alcuni è diventata anche un lavoro. Ogni giorno, infatti, preparano i pasti caldi per i detenuti. Qualcuno spiega anche che ai fornelli si sente libero, ma qualcun altro racconta che ci si arrangia con quello che si trova e che è permesso tenere. Poche cose, ma utili per non far mai mancare nulla di quello che c'è.