Caso risolto

Il sogno di Tito è stato esaudito: ritrovate le amiche perdute da oltre sessant’anni

L’articolo pubblicato sul Giornale di Cantù e sul nostro sito primacomo.it è arrivato fino ad alcuni parenti in Puglia.

Il sogno di Tito è stato esaudito: ritrovate le amiche perdute da oltre sessant’anni
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Cercava le amiche perdute durante la sua infanzia Tito Fasciano, residente a Mariano Comense da ormai sessant’anni ma originario di Ascoli Satriano in provincia di Foggia. Per questo aveva deciso di chiedere aiuto al nostro settimanale cartaceo, il Giornale di Cantù, per raccontare la sua storia, nella speranza di realizzare il suo sogno.

Il sogno di Tito, un appello che abbiamo raccolto

Ci aveva fatto tornare con la mente nella sua Puglia. Santina (la sorella), classe 1945, e Tito, nato nel 1947, sono i primi due di sei figli. Vicino alla loro casa ce n’è una pressoché identica, dove vive un’altra grande famiglia con sei figlie e un figlio. Proprio tra le ragazze e Santina e Tito si crea un rapporto speciale, di grande amicizia. “Mi ricordo che quella famiglia si chiama Materangelo e che io e Santina eravamo molto legati a loro. Una delle sorelle più grandi mi raccontava che mi teneva spesso in braccio da piccolo e poi, quando eravamo un po’ più grandicelli, giocavamo insieme con loro, in particolare io avevo legato molto con Elena”.

Il potere della condivisione

L'appello viene pubblicato sul Giornale di Cantù di sabato 23 gennaio, martedì 26 gennaio è poi rilanciato anche sul nostro sito Primacomo.it. Tra una condivisione e l'altra l'articolo arriva fino ad Ascoli Satirano, precisamente nel gruppo Facebook "Ascoli Satriano: la città dei grifoni". Immediatamente parte il tam-tam tra compaesani. "Una bellissima storia che merita di essere condivisa. Aiutiamo Tito a ritrovare le sue amiche d`infanzia della nostra Ascoli". Detto... Fatto. Sì perché, sono bastate poche ore per risolvere il caso. Un lontano parente delle sei sorelle si è attivato per recuperare i loro contatti telefonici e comunicarli poi direttamente al nostro Giornale e quindi anche a Tito, felice di poter risentire quelle amiche d'infanzia.

 

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