Impresa in bici: 50 pedalate sopra quota 2000 metri STORIE SOTTO L'ALBERO
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(Albavilla) Un’impresa davvero speciale e ardua quella compiuta da Felice Ciceri, artigiano albavillese di 67 anni e appassionato ciclista. L’uomo, infatti ha terminato ben 50 salite, raggiungendo gli oltre 2000 metri.
Impresa in bici 50 pedalate sopra quota 2000 metri STORIE SOTTO L'ALBERO
Tanta fatica ripagata ampiamente dal risultato che ora ha raggiunto e che sognava.
"Il primo passo l’ho fatto che avevo 28 anni, lo Stelvio - ricorda Ciceri - Me lo ricordo benissimo anche perchè come ammiraglia avevo un R4: allora il passo era parzialmente sterrato e non era stato semplice con la mia bici da strada raggiungere la cima". Da allora Ciceri ha macinato chilometri sopra chilometri giungendo, ad agosto, a chiudere le 50 vette.
"Inizialmente facevo queste salite in solitaria ma negli ultimi anni abbiamo creato un piccolo gruppetto e pedaliamo insieme. Ogni volta scegliamo una meta e la raggiungiamo. Insieme a me ci sono sempre Luigi Trabattoni, Michele La Rosa, Gregorio Gilardi e altri appassionati ciclisti".
Negli ultimi anni Ciceri ha compiuto 9 salite in Svizzera, e il passo che più gli costa fatica e sacrificio è il Gavia: "L’ho fatto più volte ma è sempre tosto - spiega - c’è una galleria molto buia. Mentre la salita più in pendenza che ho fatto è stata sicuramente quella di Locarno, alla diga Narèt".
Ripercorrendo le varie uscite in bicicletta, Ciceri non può fare a meno di ricordarle con il sorriso. "Mi ricordo con grande piacere quando, 15 anni fa, ho fatto lo Stelvio con mio figlio Andrea: è stata dura per lui, perché era la sua prima volta, ma ero davvero felice di aver fatto questa salita insieme a lui". Un’impresa compiuta quasi per caso ma che non può che riempire l’artigiano di orgoglio: "C’è da dire che lavoro in proprio e vado in bici nel tempo libero: è sempre stata una mia grande passione e in passato ho anche corso. Devo ringraziare mia moglie e la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto: non è stato semplice far combaciare lavoro, famiglia e passione per le due ruote. Mi rendo conto che 50 è un numero importante e sono contento".
L’ultima ascesa, in Svizzera, il 28 agosto. E ora l’albavillese è già pronto a tagliare nuovi traguardi: "Sto lavorando a un progetto ma per ora non voglio svelare nulla - racconta - Mi piacerebbe insegnare ciclismo alle nuove leve e insegnare l’educazione stradale perchè molti ciclisti sono indisciplinati. Dedico invece questa impresa a tutti gli albavillesi, ai miei amici e alle persone che conosco, oltre che ovviamente alla mia famiglia".
(giornale di Erba sabato 15 settembre 2018)