Inaugurato e benedetto il cippo con targa per la Giornata della memoria
Un segno concreto, un monito che già impegna gli alunni della scuola media in un'azione di responsabile sensibilizzazione.
Una breve ma significativa cerimonia per l'inaugurazione e la benedizione del cippo e della targa posti dal Comune davanti al Palazzo municipale in occasione della Giornata della memoria.
Giornata della memoria, un segno e un monito
La volontà dell'Amministrazione guidata dal sindaco Simone Moretti era quella di evidenziare un segno che celebrasse la Giornata della memoria. Un segno non solo commemorativo ma di vero e proprio monito. Volontà concretizzata a mezzogiorno di oggi, lunedì 27 gennaio, inaugurando il cippo commemorativo e la targa che così riporta: "In segno di memore omaggio alle vittime dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti".
Il discorso del sindaco
Le parole del primo cittadino hanno sottolineato la valenza del momento. "Oggi, 27 gennaio, si celebra in tutta Italia il Giorno della memoria. In questa data si onorano le vittime della Shoah e si promuove la riflessione sul valore della memoria storica per evitare il ripetersi di simili tragedie in futuro. Dato il significato simbolico della data, il 20 luglio del 2000 in Italia è stata approvata una legge (la numero 211), composta da due semplici articoli. L’articolo 1 recita: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della memoria", al fine di ricordare la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali approvate sotto il fascismo, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.
Essere qui oggi a svelare la targa posta sul cippo davanti al Palazzo comunale, vuol essere un monito per non dimenticare mai questa parte drammatica del nostro passato di italiani ed europei, affinché, come dice la stessa legge “simili eventi non possano mai più accadere”.
Il monito
Moretti ha ribadito il fondamentale concetto: "Ricordare e commemorare le vittime della Shoah non significa affatto trascurare altri genocidi, né tantomeno stabilire inutili "priorità" tra stermini e dolori di un popolo piuttosto che di altri popoli. La Shoah è stata la messa in pratica di una volontà di cancellare dalla faccia della terra persone e gruppi ritenuti inferiori, è stato un lento e inesorabile processo, una lunga catena con molti anelli e altrettante responsabilità: nessuno Stato aveva mai deciso a annunciato, con l’autorità e sotto la responsabilità del proprio leader, di voler uccidere il più possibile e senza sosta un determinato gruppo di esseri umani, inclusi gli anziani, le donne, i bambini e i neonati. E mai nessuno aveva messo in atto questa decisione con tutti i mezzi possibili. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario” scriveva Primo Levi. La scelta di queste parole non è casuale, crediamo nella forza della conoscenza e della cultura quali strumenti per prevenire ogni forma di violenza e discriminazione. Per ricordare un orrore che appartiene alla nostra storia. Un ricordo che è dovere morale e un atto di responsabilità verso il passato e verso il futuro, che dobbiamo praticare sempre, affinché quanto accaduto non accada mai più. Come ha detto più volte la senatrice Liliana Segre, a cui orgogliosamente il Consiglio comunale di Olgiate Comasco in data 14 dicembre 2019 ha conferito all’unanimità la cittadinanza onoraria: “Dobbiamo combattere l’indifferenza, grazie alla quale questi mostri del passato possono rialzare la testa. Il Giorno della memoria, quindi, non è soltanto una ricorrenza ma è un monito a una costante e continua vigilanza, memoria e vigilanza contro ogni razzismo e contro ogni sopruso".
L'impegno degli alunni
Significativa la partecipazione del Consiglio comunale ragazzi. Il sindaco junior Emma Tagliabue, presente con altri rappresentanti del Ccr, ha spiegato il lavoro di approfondimento che ha coinvolto gli alunni della scuola media, portandolo all'attenzione di tutte le classi dell'istituto di piazza Volta. "Abbiamo preparato un cartellone con delle frasi riprese da un'intervista a Liliana Segre. Frasi che secondo noi sono importanti per non smettere mai di ricordare. In alcune frasi c'è la parola Amici, con la A maiuscola: Amici che sono serviti per sorreggerla quando era nel campo di Auschwitz. Noi del Consiglio comunale ragazzi ci siamo impegnati e siamo andati in tutte le classi per far vedere questo cartellone e ricordare di non dimenticare mai quello che è successo".
La benedizione
Nel doveroso ricordo di tutte le vittime della Shoah, don Flavio Crosta, parroco di Olgiate Comasco, ha benedetto il cippo e la targa, scoperti ufficialmente dal sindaco sotto una fine e insistente pioggia, alla presenza dei Carabinieri, della Guardia di finanza e della Polizia locale. Cerimonia partecipata dagli assessori Luca Cerchiari e Paola Vercellini (vicesindaco) e dalla consigliere comunale Mariella Bernasconi e da Anna Maria Bertoni, dirigente dell'istituto comprensivo di Olgiate Comasco.