L'episodio

Incidente multiplo a causa di una lastra di ghiaccio: dopo 7 anni la sentenza definitiva

Ad avere ragione il cittadino assese che aveva subito danni per oltre 6 mila euro

Incidente multiplo a causa di una lastra di ghiaccio: dopo 7 anni la sentenza definitiva
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Nel 2016 un incidente sulla strada Arosio-Canzo aveva causato un tamponamento a catena di alcune vetture. La causa? Una lastra di ghiaccio di circa 100 metri sull’asfalto. Dopo oltre sette anni arriva la condanna per la Provincia: la Corte di appello di Milano ha dato ragione all’assese coinvolto nell’incidente.

L’ipotesi dell’automobilista era che la lastra di ghiaccio – causa dell’incidente per l’impossibilità di frenare sull’asfalto – fosse stata causata dalla mancata manutenzione della strada da parte della Provincia. I danni all’auto sono stati pari a oltre 6 mila euro.

"In un primo momento, il Tribunale di Como non ha dato ragione al mio assistito – spiega Roberto Melchiorre, legale dell’automobilista – La spiegazione era la mancata responsabilità, secondo il tribunale, della Provincia di Como nell’incidente. La decisione era stata la condanna addirittura al pagamento delle spese legali".

La prima sentenza

Nella sentenza del Tribunale di Como, in pratica, si riteneva responsabile non la Provincia, ma l’autista della vettura che ha tamponato l’assese, provocando il danno. Insomma, il risarcimento andava chiesto all’altro autista, mentre la Provincia, proprietaria della strada, non aveva colpe.

Il ricorso

Dopo la decisione del Tribunale, arrivata nel 2020, l’assese decise di procedere e chiedere la revisione in Corte d’Appello a Milano. La dinamica del sinistro ha spinto l’automobilista a tenere duro per fare valere i propri diritti.

"Anche la Polizia locale intervenuta, nella sua ricostruzione, aveva mostrato come l’evento fosse riconducibile alla presenza di ghiaccio sul manto stradale, creato dal mancato deflusso dell’acqua proveniente dalla parte rocciosa – continua il legale – La cura della manutenzione spetta alla Provincia, da qui la sua responsabilità".

Stando ai risultati, l’autista e il suo legale hanno visto giusto.

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