Anche il primo cittadino di Como Mario Landriscina ha espresso parole di cordoglio per la morte di Ines Figini, scomparsa ieri a 98 anni.
Ines Figini, il ricordo commosso del sindaco Landriscina
“Esprimo il cordoglio mio, dell’Amministrazione comunale e di tutta la città per la scomparsa di Ines Figini, nostra stimata concittadina e testimone instancabile della tragedia dei lager nazisti – le parole del primo cittadino della città – Nel 1944, a soli 22 anni, dopo aver partecipato allo sciopero della Tintoria Comense dove lavorava, fu deportata a Mauthausen, poi a Birkenau e infine a Ravensbrück dove fu liberata. Già insignita dell’Abbondino d’Oro nel 2004, ha dedicato il resto della vita al racconto critico dell’esperienza che ha segnato la sua esistenza e quella di altri milioni di persone, tra vittime e sopravvissuti all’Olocausto. Ha scelto in particolare di andare nelle scuole, di incontrare i giovani, di partecipare a incontri pubblici, scrivere e rappresentare con diverse modalità e approcci una delle più gravi degenerazioni della storia, con il vivo desiderio di educarci a guardare il dolore nella sua forma estrema per renderci cittadini consapevoli e convinti del valore supremo della vita umana al di là di ogni appartenenza. Oggi vogliamo ricordare con gratitudine questa donna che ha dimostrato sempre grande coraggio e concreta coerenza con le sue idee, una serena lucidità nonostante le grandi sofferenze provate e disponibilità a un costruttivo confronto. Ci stringiamo a quanti l’hanno amata, stimata, e presa ad esempio con l’auspicio che i suoi insegnamenti rimangano indimenticati a tutela della nostra libertà”.
(Nella foto, Ines Figini con Mario Landriscina, Bruno Corda, Maria Rita Livio, Roberto Proietto in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria 2018)