La campagna della Polizia Postale "Una vita da social" fa tappa a Como

Il truck del progetto arriva in piazza Cavour l'8 maggio.

La campagna della Polizia Postale "Una vita da social" fa tappa a Como
Pubblicato:
Aggiornato:

Al via la sesta edizione di "Una vita da social", la campagna educativa itinerante sui temi dei social network e del cyberbullismo. Un progetto realizzato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione e prevenzione dei rischi e pericoli della Rete per i minori.

Una vita da social: i dati

Due studenti su tre sono vittima di bullismo. Un teenager su quattro posta sui social almeno un selfie al giorno. Dati che ci raccontano che i giovani vanno educati al mondo social. Per questo si rinnova l'appuntamento con la campagna educativa della Polizia Postale che, con un tour itinerante di 47 tappe sul territorio nazionale, l'8 maggio sarà presente anche a Como in piazza Cavour, dalle 9 alle 13.

I social network sono ormai uno strumento di comunicazione del tutto integrato nella quotidianità dei teenager. Il numero sempre maggiore degli adolescenti presenti sul web ha però determinato anche una crescita esponenziale dei minori vittime di reati contro la persona, negli anni è raddoppiato. Dai 104 casi registrati nel 2016 si è passati ai 177 nel 2017 mentre sono stati 208 i casi trattati nel 2018, in cui le vittime hanno tutte un’età compresa tra i 14 e i 17 anni.

Ancora oggi i ragazzi si esprimono e sembrano pensare che il web sia un po’ “una terra di nessuno”, dove si scambiano messaggi e post senza pensarci troppo e le azioni online vengono valutate spesso come un gioco privo di conseguenze. Il web inoltre è letteralmente inondato di immagini che li ritraggono, raccontando molto di sé, della propria identità e magari dei luoghi frequentati, con tutti
i rischi del caso. Nove giovani su dieci, tra gli 11 e i 25 anni, postano almeno un selfie a settimana.

"L’attività repressiva in Lombardia, ha prodotto durante i casi trattati, 92 perquisizioni per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, 81 persone denunciate e 1 arrestata per questo tipo di reati" ha dichiarato Salvatore La Barbera, dirigente del compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per la Lombardia.

Il progetto

Attraverso il progetto, gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni hanno incontrato oltre 1 milione e 700 mila studenti sia nelle piazze che nelle scuole, 180mila genitori, 100mila insegnanti per un totale di 15mila Istituti scolastici, 250 città raggiunte sul territorio e due pagine twitter e facebook con 126mila like e 12 milioni di utenti mensili sui temi della sicurezza online.

Inoltre, quest’anno gli studenti attraverso il diario di bordo www.facebook.com /unavitadasocial potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.

Per fare della Rete un luogo più sicuro occorre continuare a diffondere una cultura della sicurezza in rete e in questo contesto si inserisce il concorso #ZEROBULLISMO per un uso corretto e consapevole del web. Il concorso ha l’obiettivo di raccogliere proprio dai ragazzi il loro contributo per parlare del bullismo e come affrontarlo. I ragazzi potranno proporre video, sceneggiature, poesie e canzoni per raccontare il loro punto di visto, direttamente sul sito zerobullismo.com . Tutto il materiale verrà valorizzato  e messo a disposizione delle scuole per trattare il tema durante il prossimo anno scolastico.

TORNA ALLA HOME E GUARDA TUTTE LE ALTRE NOTIZIE IN MENU

Seguici sui nostri canali