L'appello

La Cooperativa Il Sorriso di Cernobbio: "Siamo una seconda famiglia per tanti ragazzi, aiutateci a riaprire"

Necessari per la riapertura i presidi di protezione individuale, quali mascherine, guanti, grembiuli; "ogni piccola goccia servirà per riempire il mare di felicità dei nostri ragazzi" annunciano su Facebook.

La Cooperativa Il Sorriso di Cernobbio: "Siamo una seconda famiglia per tanti ragazzi, aiutateci a riaprire"
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Un piccolo gesto che può fare una grande differenza; nel periodo che stiamo vivendo, la condivisione e l'aiuto reciproco sono diventati ancora più importanti e fondamentali. La Cooperativa Il Sorriso di Cernobbio oggi ci chiede un piccolo aiuto per poter riaprire la propria attività e continuare a donare un grande sorriso ai suoi ospiti.

Il Sorriso di Cernobbio ha bisogno del nostro aiuto per riaprire

La Cooperativa Il Sorriso di Cernobbio è un centro diurno che dal lunedì al venerdì accoglie durante la giornata una ventina di ragazzi e ragazze con disabilità fisiche o psicologiche.

A causa del Coronavirus tuttavia, la direttrice Cristina Russo ha preferito chiudere la struttura per evitare una eventuale diffusione di contagi e così da febbraio i ragazzi sono a casa insieme alle loro famiglie, senza avere un posto dove socializzare, divertirsi e sprigionare tanta felicità. Anche per i genitori - a volte anziani - questa situazione non è certamente facile da gestire.

"Per i nostri ragazzi questa struttura rappresenta una seconda casa e una seconda famiglia. Per loro e per le famiglie la chiusura è stata un danno, perchè dall'oggi al domani si sono trovati a casa. La decisione di chiudere momentaneamente la struttura è stata necessaria per mettere in sicurezza i nostri ospiti, le famiglie e anche tutti coloro che lavorano all'interno. Non nego sia stata una decisione molto sofferta proprio perchè sappiamo quanto questo luogo sia importante per i ragazzi ma era necessaria" afferma il Presidente della  Cooperativa, Marco Noseda.

La richiesta

Adesso però è il momento di pensare come riaprire. Da alcuni giorni dunque, attraverso la loro pagina Facebook, è stato lanciato un piccolo appello, semplice e chiaro, per poter riaprire il prima possibile la struttura. "Attualmente non è ancora stata predisposta una data per la riapertura ma vogliamo essere pronti per quando questo avverrà; noi vogliamo soltanto che in questa situazione i nostri ragazzi siano e saranno controllati e salvaguardati da qualsiasi forma di possibile contagio " sostiene Marco Noseda.

Ecco l'appello condiviso su Facebook.

"Per essere pronti ed avere tutti i dispositivi di protezione individuali necessari per poter finalmente riaprire appena possibile.
Cosa ci serve?
Mascherine, gel disinfettante per le mani,tute o grembiuli usa e getta, guanti monouso, cuffie monouso, copriscarpe mono uso
In che quantità?
Non importa quello e quanto ci potete donare perché anche ogni piccola goccia servirà per riempire il mare di felicità dei nostri ragazzi
Se non con potete donare niente, siamo comunque felici della vostra vicinanza e dell' affetto che ci mostrate ogni giorno!!".

"Abbiamo ricevuto tante telefonate e tantissimo materiale, da tutta Italia; evidentemente il nostro messaggio si è esteso oltre il nostro territorio comasco. Abbiamo avuto un risultato interessante; attualmente abbiamo un buon numero di mascherine, necessitiamo però ancora di guanti e camici e anche disinfettanti sia per le mani sia per la sanificazione quotidiana. Stiamo anche valutando come fare per riaprire perchè non è certamente cosa semplice far capire ai ragazzi tutte le regole e le disposizioni che dobbiamo rispettare" continua il Presidente della Cooperativa.

Il sorriso del Sorriso

La Cooperativa il Sorriso nasce nel 1982 dalla volontà di un gruppo di amici che, consapevoli della presenza di un numero consistente di disabili in Cernobbio, decidono di dar vita ad un punto di ritrovo e conoscenza per le loro famiglie.

Da allora ogni giorno i volontari della struttura, gli "Amici del Sorriso" e il personale qualificato si prodigano in mille attività, laboratori ed esperienze per gli ospiti della struttura, che in cambio donano loro tanta gioia e affetto.

"Cerchiamo di tenere impegnati i nostri ragazzi con diverse attività; il nostro fiore all'occhiello è il laboratorio teatrale, dove interpretano e recitano ogni anno con un file rouge dal titolo "Il circo fragile" uno spettacolo muto che portiamo nelle scuole e negli oratori. La loro felicità è immensa. Vuole essere un modo di dare ai ragazzi un miglioramento delle loro potenzialità interne. Facciamo poi laboratori di arte, scrivono un giornalino, organizziamo gite al mare e visite. Il nostro obiettivo è tenerli sempre attenti" afferma il Presidente.

Il Centro offre servizi e interventi integrati di tipo riabilitativo e assistenza tutelare che hanno l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei ragazzi, mantenere e potenziale - laddove sia possibile - le loro capacità cognitive e di autonomia funzionale. Alle famiglie inoltre viene offerto un supporto e sostegno per far sì che i propri figli non vengano isolati o esclusi dalla società.

"Il mio sogno nel cassetto - che custodisco nel mio cuore da più di vent'anni - è proprio quello di poter realizzare anche noi una struttura in cui accogliere i ragazzi nel momento in cui non avranno più i genitori. Stiamo lavorando ad un progetto sul dopo di noi, perchè per un genitore lasciare questo mondo senza sapere cosa ne sarà del proprio figlio è straziante. Sono ragazzi che vivono in simbiosi e che sono come fratelli e sorelle; necessitano di queste strutture per continuare a sentirsi a casa e non essere lasciati soli" conclude Marco Noseda.

I contatti

Per la riapertura dunque sono necessari tutti i presidi igienici, fondamentali per tutelare gli ospiti e i volontari. Per chi volesse fare una piccola donazione economica oppure fosse in possesso dei presidi richiesti, può inviare una mail sorriscern@tiscali.it oppure contattare direttamente il Presidente Marco Noseda al numero +39 335 666 52 54

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