La dura vita delle onlus al tempo del Covid. Comocuore: "Aiutateci ad acquistare mini ecografi e ventilatori polmonari portatili"
Il presidente fa appello ai soci e non solo per le donazioni per Missione Cuore.

Tempi durissimi per le associazioni di volontariato presenti sul territorio. Anche le più storiche soffrono infatti la distanza dai propri soci e l'impossibilità di organizzare eventi dal vivo con l'obiettivo di raccogliere fondi per le proprie iniziative benefiche. Perché ogni realtà di questo tipo, e sono tantissime in Italia e in provincia di Como, possono sopravvivere solo grazie alla generosità delle persone.
La dura vita delle onlus al tempo del Covid
In questi giorni è Comocuore, onlus fondata nel 1985 allo scopo di promuovere iniziative di informazione e prevenzione volte a ridurre la mortalità per malattia coronarica a Como e in provincia, a fare appello ai propri soci chiedendo loro un gesto di vicinanza in questo periodo difficile. "Comocuore, ovviamente, non si può sottrarre alle disposizioni governative, ragione per cui la sede di via Rovelli è preclusa al pubblico e con essa tutte le attività che ci vedevano protagonisti sul territorio - racconta in una lettera ai soci il presidente Giovanni Ferrari - Ma va detto che i progetti e le idee non mancano certo, in primis il tentativo di dare comunque seguito a 'Missione Cuore', da molti anni motivo di orgoglio per la nostra associazione. Oggi, non essendo possibile come detto confrontarci con voi in maniera diretta, possiamo farlo solo da remoto, attraverso la piattaforma di sostegno a 'Missione Cuore'".
"Da novembre abbiamo avviato la raccolta fondi assieme a Intesa Sanpaolo che può essere incrementata collegandosi al sito www.forfunding.intesasanpaolo.
"Confidiamo nella vostra amicizia, inoltre, per garantire l’autonomia e la sopravvivenza di Comocuore: come sapete, infatti, l’associazione vive soprattutto attraverso la generosità e la vicinanza dei propri soci che, con la quota annuale, ne assicurano l’esistenza stessa - sottolinea Ferrari - L’appello che vi facciamo, dunque, è di non abbandonarci, di rinnovare anche per il 2021 la quota associativa (rimasta invariata a 45 euro) che rappresenta per noi l’autentica linfa vitale. Da parte nostra vi assicuriamo che, appena sarà possibile, riprenderemo le consuete attività riservate a voi soci che tanto riscontro hanno sempre avuto in questi anni: partendo dai controlli sui valori di rischio, per arrivare allo screening dell’aneurisma dell’aorta addominale, alla misurazione dello spessore delle carotidi e delle eventuali placche esistenti, sino a dare il via al progetto “Controlla le tue valvole” fermo ormai da mesi, ma pronto a decollare appena possibile".