in pensione dalla primaria anzani

La primaria saluta la maestra Viganò dopo dodici anni

Per lei un momento di festa e i saluti del sindaco Frigerio

La primaria saluta la maestra Viganò dopo dodici anni
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La primaria «Francesco Anzani» saluta l’insegnante Maria Luisa Viganò, che raggiungerà la meritata pensione dopo dodici anni ad Alzate, trentadue in totale all’Istituto comprensivo «Carlo Porta». La maestra ha infatti insegnato per vent’anni a Lurago d’Erba, successivamente, per dodici, alla primaria di Alzate. Il suo ultimo giorno di lavoro sarà il 27 giugno.

Da ben trentadue anni al Comprensivo "Porta"

«Ho iniziato a insegnare in Val Cavargna, come primo incarico, a vent’anni, poi per alcuni anni a Inverigo e successivamente al Comprensivo Carlo Porta - spiega l’insegnante, 61 anni appena compiuti - In questi anni la scuola è cambiata tanto, riflette l’avvento del digitale e i cambiamenti della società. E’ più complesso ma l’insegnamento rimane sempre lo stesso: sempre una sfida, a volte faticosa, spesso ricca di soddisfazioni. Una sfida che ha mantenuto viva la mia passione, tutti questi anni. Ancora non ho realizzato che a settembre non si torna! E’ sicuramente un lavoro non comune, con le persone, si incide sulla crescita dei bambini - ancora Viganò - E’ un lavoro di responsabilità ma appassionante, e non sempre facile». Soprattutto negli anni del Covid, i più difficili per il mondo della scuola. «Negli ultimi anni è sempre più complessa anche la relazione con le famiglie - aggiunge - I bambini però rimangono sempre con il loro entusiasmo, la loro voglia di imparare... La pandemia ha reso tutto più difficile, ancora mi chiedo come abbiamo fatto in quelle condizioni: la scuola è gruppo, è stare insieme, quella è stata un’emergenza in cui ci siamo dovuti reinventare. Tornare in presenza ci ha fatto capire che diversamente non è possibile. E’ stato sicuramente il momento più difficile: veicolare conoscenze a distanza non è semplice. Molti genitori ci hanno aiutato, io ho avuto la fortuna di avere una classe quarta, bambini già “cresciuti”, con un pezzo di percorso fatto... Ancora mi chiedo come abbiano fatto le colleghe con le prime!».

A mancare di più saranno colleghi e alunni. «La scuola mi manca già - ancora Viganò - Di solito in questo periodo sono contenta di un po' di riposo, ma quest'anno so già che non tornerò... Mi mancherà la relazione con gli alunni, e con i colleghi: abbiamo sempre lavorato in squadra. Anche i ragazzi mi mancheranno: li ho lasciati in terza e non ho concluso il ciclo con loro, questo appesantisce di più il mio addio alla scuola. Mi mancherà anche il lavoro, preparare le lezioni: ho praticamente sempre insegnato le stesse materie, quasi sempre matematica, scienze, musica, motorie, principalmente matematica, ma spesso dovevo reinventarle per motivare me stessa e poi trasferire le conoscenze agli alunni, cercare strategie nuove. Quando lo fai con piacere lo trasmetti agli alunni. Sono soddisfatta di avere fatto sempre un lavoro che anche nelle difficoltà mi ha gratificato e fatto crescere come persona, un lavoro che mi appassiona: non è una fortuna che capita a tutti e ne sono grata. Ho iniziato a 19 anni a insegnare, erano altri tempi, poi sono diventata adulta e genitore, portandomi sempre dietro il bagaglio della scuola. Da un lato, però, con il pensionamento potrò liberare la mente dalla scuola, che occupa una forte parte della mia vita...».

A portare i saluti all’insegnante in pensione è stato il sindaco Paolo Frigerio. «E’ stato un gesto molto bello, per cui lo ringrazio - continua - Ci siamo fatti gli auguri a vicenda per questo nuovo inizio. Non si lavora per i riconoscimenti, ma riceverli fa sempre bene al cuore. L’ultimo giorno, con i bambini, abbiamo fatto un piccolo concerto: è stato un momento gioioso, ci siamo salutati in un momento di condivisione. Festeggerò anche con una cena con i colleghi di Alzate e Lurago».

Con il meritato pensionamento, Viganò potrà dedicarsi a tante attività. «Mi occuperò un po' di più della mia persona: avrò più tempo per andare a nuotare, per dedicarmi a me stessa - spiega - Vorrei fare un corso di francese: mio figlio abita e lavora in Francia e vorrei imparare la lingua per potere andare più spesso a trovarlo; ma anche corsi di ballo e magari volontariato, mi piace molto ed è nella mia indole». Non resta che fare gli auguri alla maestra Viganò per il suo nuovo inizio e il meritato riposo.

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