La protesta dei giostrai del luna park di Como: domani il corteo per le vie della città
"Abbiamo deciso questa forma di protesta per spiegare alla gente i paletti che il sindaco Rapinese, avvallato dai suoi “soldatini di piombo”, componenti della maggioranza in Consiglio, ha posto al loro e al nostro luna park"
Gli operatori del luna park tornano a Como. Questa volta non per far festa ma per rivendicare il diritto al lavoro. Domani, venerdì 15 marzo, i giostrai porteranno i loro autocarri all’interno del capoluogo, girando per la città.
Il corteo
Il corteo partirà dall’area tradizionalmente destinata al luna park, nell'ex Piazza d'Armi in via Sportivi Comaschi, alle 13, scenderà quindi da via Napoleona, arriverà in via Milano, proseguirà lungo via Nazario Sauro, transiterà davanti al Comune, arriverà in piazza Cavour, quindi Lungo Lario Trento, risalirà da viale Roosevelt per tornare al punto di partenza, continuando lungo questo “anello”, concordato con la Questura, fino alle 16.
Inoltre, gli operatori dello spettacolo saranno presenti con un presidio fisso in piazza Cavour, con sette camion e un banchetto, per informare la cittadinanza sulla situazione.
Il commento dei sindacati
"Abbiamo deciso questa forma di protesta – spiega Vincenzo La Scala segretario amministrativo della Snisv Felsa Cisl, il sindacato nazionale italiano spettacoli viaggianti e componente della Commissione Tecnica del luna park – per spiegare alla gente i paletti che il sindaco Rapinese, avvallato dai suoi “soldatini di piombo”, componenti della maggioranza in Consiglio, ha posto al loro e al nostro luna park".
L'inizio di tutto
La vicenda ha avuto inizio nel marzo dello scorso anno quando, con una delibera di Giunta, il Comune ha deciso, di fatto cancellando una storia lunga quasi cento anni, di ridurre lo spazio a disposizione delle giostre dai 28mila mq tradizionalmente utilizzati a poco più di 4500.
"Il tutto senza una motivazione precisa - tuona La Scala - Noi non chiediamo altro che dare continuità ad una storia ormai centenaria. Ricordiamo che il Luna Park di Como nel periodo pasquale impegna 58 famiglie e dà lavoro a circa 250 persone. Il provvedimento della Giunta assegnava lo spazio per 7 giostre, più uno per la ristorazione, quando prima le giostre che vi lavoravano erano 64, a cui si aggiungevano cinque banchi gastronomici. Sarebbe stato assurdo per noi partecipare al nuovo bando, che avrebbe significato metterci l’uno contro l’altro. Chiediamo alla città che crede nel Luna Park di partecipare alla nostra protesta, scusandoci per i disagi arrecati".