Carugo

Ladro di biciclette, denunciato due volte un quindicenne

Il mezzo rubato è stato individuato su Facebook, poi l'intervento dei Carabinieri.

Ladro di biciclette, denunciato due volte un quindicenne
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Ladro di biciclette, 15enne denunciato due volte per lo stesso reato.

Ladro di biciclette denunciato dai Carabinieri

Solo sette giorni prima era stato denunciato dai Carabinieri di Giussano (MB) per aver provato a rivendere una mountain-bike Mirage del valore di diverse centinaia di euro, il cui furto era stato denunciato lo scorso 20 luglio da un 14enne di Brenna. In quell’occasione, accompagnato dal padre, il 14enne aveva raccontato che, mentre si trovava ad Arosio, gli era stata rubata la propria bici. I militari, dopo aver preso la denuncia, avevano anche invitato il giovane a provare a ricercare la bici rubata, sondando le varie piattaforme di rivendita dell’usato tra privati, di sovente usate anche per rivendere le refurtive. Così, qualche giorno dopo, il 14enne è tornato nella Caserma di Giussano mostrando che sulla piattaforma Marketplace di Facebook, senza ombra di dubbio, c’era proprio la foto della sua bicicletta. Contattato il venditore, è stato quindi concordato un appuntamento davanti alla stazione ferroviaria di Carugo, dove ad attendere il quindicenne però c’erano dei Carabinieri in borghese che lo hanno immediatamente fermato recuperando la refurtiva. Accompagnato per gli accertamenti di rito in Caserma, il venditore è stato identificato e denunciato per ricettazione. Lo stesso, di soli 15 anni di età e con precedenti alle spalle per reati contro il patrimonio, tra cui una rapina, è stato poi riaffidato ai familiari.

Secondo episodio, stesso reato

Una settimana più tardi, però, il 15enne è stato nuovamente sorpreso dagli stessi Carabinieri con i quali aveva avuto a che fare pochi giorni prima, mentre, con le medesime modalità, stava provando a rivendere altre due mountain-bike marca Crn e Spinney, risultate rubate a Giussano e a Verano Brianza ad altri adolescenti, rispettivamente il 23 e il 26 luglio. Anche in questa occasione i militari, dopo aver concordato un finto appuntamento, si sono presentati in abiti borghesi e hanno nuovamente fermato il giovanissimo venditore che, dopo esser stato denunciato, è stato riaffidato ai genitori.

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