L'agente Biagio e i suoi 80km del Passatore per combattere la Sclerosi Multipla FOTO

Si è fermato a 20km dal traguardo ma ha vinto la sfida con se stesso e la sua malattia.

L'agente Biagio e i suoi 80km del Passatore per combattere la Sclerosi Multipla FOTO
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C'è una storia di incredibile forza d'animo, di collaborazione e unione che arriva dal comando di viale Innocenzo XI a Como. Biagio Garofalo, assistente di Polizia locale in città e affetto da sclerosi multipla, racconta la sua ultima impresa sportiva: la 100 km del Passatore. Un'esperienza resa possibile dall'accordo con il gruppo sportivo della Polizia locale e dalla sponsorizzazione di Acsm Agam.

La Sclerosi Multipla non l'ha fermato

Nel weekend del 25 e 26 maggio Biagio, insieme al suo allenatore, ha partecipato alla 100 km del Passatore. Si tratta di una competizione podistica di ultramaratona che si svolge annualmente con partenza da Firenze e arrivo a Faenza solcando gli Appennini. Un'impresa già per una persona in perfetta salute, diventa una missione straordinaria per chi è affetto da Sclerosi Multipla. Eppure Biagio si preparava a questa competizione da un anno e nel frattempo aveva partecipato a mezze maratone e maratone.

Lo sport per l'agente Garofalo, origini calabresi ma comasco d'azione, è diventato qualcosa di fondamentale proprio quando ha scoperto la malattia. "A 34 anni, dopo tre in cerca di una diagnosi, mi è stato comunicato all'Istituto Besta di Milano che ero affetto da Sclerosi Multipla - spiega Biagio - Cinque anni fa ho cominciato ad avere strani sintomi ma già a vent'anni avevo problemi di equilibrio e alle orecchie. Poi nel 2012, era da poco nata la mia terza figlia, ho cominciato ad avere giramenti di testa sempre più frequenti, ero continuamente stanco, spesso mi cadevano gli oggetti dalle mani ma soprattutto l'equilibrio era sempre più precario. Poi una mattina mia moglie ha portato i bambini a scuola e quando è tornata mi ha trovato per terra che non riuscivo più ad alzarmi".

Una diagnosi terribile, che non permette di capire quale sarà il proprio futuro. Perché la Sclerosi Multipla si manifestanti in tanti modi diversi e diversa potrebbe essere negli anni a seguire la qualità della vita dei malati. Biagio però non si è arreso e si è buttato a capofitto nello sport, qualcosa che fino a poco più di 15 anni fa era vietata ai malati di SM. "Oggi, dopo tanti anni di ricerca, fortunatamente non è più così, anzi l'attività sportiva è terapeutica per chi soffre di Sclerosi Multipla. Io a settembre andrò ai Mondiali di Handbike" ha commentato in conferenza stampa Roberta Amodeo, campionessa comasca di handbike ed ex presidente di Aism (Associazione italiana Sclerosi Multipla).

"Con mia grande delusione non sono riuscito a concludere la 100 km del Passatore, la fatica mi ha fiaccato all'80esimo kilometro dopo quattordici ore di corsa - racconta amareggiato Biagio - però voglio raccontare la mia storia per incitare tutti coloro che convivono con la Sclerosi Multipla a non arrendersi mai". E gli ha fatto eco il comandante della Polizia Locale di Como, Donatello Ghezzo: "Quando Biagio mi ha comunicato che voleva partecipare a questa manifestazione sono rimasto incredulo, è impegnativa perfino per una persona in perfetta salute. Credo che anche essendosi fermato a 20km dal traguardo abbia fatto qualcosa di incredibile. Il traguardo che ha raggiunto deve essere calibrato in base alla propria situazione ed esperienza. E lui, da vero sportivo, ha capito quando era il momento di fermarsi".

"Avevo fatto una promessa a mia moglie - ha scherzato Biagio - Mi ha dato l'ok per questa mia follia atletica ma solo a patto che mi sarei fermato se avessi sentito di non potercela più fare".

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