L'amicizia nel reparto Covid. Il sindaco di Capiago: "28 giorni insieme, siamo stati l'uno la sentinella dell'altro"
"Oggi, caro Gerolamo, dopo 28 lunghi giorni passati insieme, fianco a fianco, i medici ci separano", ha scritto ieri, giovedì, il primo cittadino su Facebook.
Dalla sofferenza può nascere anche qualcosa di bello. Il ricovero all'ospedale Sant'Anna ha permesso al sindaco Emanuele Cappelletti di conoscere Gerolamo, un compagno di stanza speciale.
L'amicizia nel reparto Covid. Il sindaco di Capiago: "Siamo stati l'uno la sentinella dell'altro"
Di seguito il racconto fatto dallo stesso primo cittadino, tramite Facebook.
"Giù per un attimo l' ossigeno... perchè voglio che questa foto ci ritragga come quando ci ritroveremo fuori di qui... sorridenti e positivi (non di tampone stavolta).
Oggi, caro Gerolamo, dopo 28 lunghi giorni passati insieme, fianco a fianco, i medici ci separano. A me mandano a completare la degenza in altra struttura ospedaliera. Lasciando la postazione col caschetto ad altri pazienti.
In queste settimane, ci siamo sempre sostenuti, anche nei giorni che non riuscivamo a dirci nemmeno una parola, passando le ore dentro a quei "cappucci" tanto infernali quanto essenziali, che ci toglievano solo quella mezzoretta ai pasti.
Ci siamo aiutati... complementari, l'uno sentinella dell'altro.
Ti volevo dire grazie Gerolamo.
Grazie davvero...
... per tutte le volte che mi hai strappato un sorriso, con le tue uscite spontanee e simpatiche;
... per avermi spesso toccato il cuore, nel vederti commuovere quando mi raccontavi della tua vita, dei tuoi affetti e di persone importanti venute a mancare...
... per quando mi raccontavi le poesie o quando, parlando al telefono con Cristina Le hai detto: "Qui ho trovato un fratello"...
...o che non avresti mai immaginato che un giorno avresti conosciuto il tuo angelo custode... "ma te lo saresti immaginato più bello!"...
... per avermi ricordato in mille cose il mio papà... stessa leva, stesso stile, stessa passione per l'arte e la musica, stessa propensione ad avere la battuta pronta con simpatica ironia...
... per avermi supportato, ma soprattutto sopportato, in queste settimane dove tra videoconferenze, incontri di giunta on-line e telefonate continue, ti ho martellato letteralmente gli "zebedei"... ma tu, x non farmi sentire a disagio mi dicevi: "ormai mi preoccupo se non ti sento parlare"
... per quando, su mia "committenza", mi intonavi pezzi di lirica... con conseguente stupore ed ilarità del personale sanitario.
... per quando mi chiedevi sempre se volevo il tuo panino.
... per avermi fatto riflettere su alcuni aspetti della mia vita e dispensato consigli paterni.
Sei una persona speciale, non vedo l'ora di rivederti fuori di qui.
Una cosa è certa... la nostra amicizia, non finirà tra queste mura.
GRAZIE GEROLAMO! T.V.B. A PRESTO!".