Lascia casa e lavoro per costruire il suo camper STORIE SOTTO L'ALBERO
Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di Giornaledicomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2020 sulle pagine del nostro settimanale.
Ha lasciato il lavoro e anche la casa, per tirare fuori dal cassetto il sogno da realizzare: costruire un camper e partire insieme alla moglie.
Scelta di vita
Sposati da 24 anni, Fulvio Svaldi, 51 anni, e Samantha Gilardi, 46 anni, condividono la passione per i gatti e i viaggi, al punto da riprogettare la loro vita proprio a bordo di un camper, accompagnati dalla micia Zina. Anche se il lockdown sta mettendo il bastone tra le ruote: ormai hanno messo in affitto la loro abitazione di via Gabelli - così da avere un’entrata garantita - e da oggi, sabato 21 novembre, Fulvio e Samantha devono andarsene, però senza poter uscire dai confini di Olgiate. Complicazione non da poco, ma Fulvio e Samantha sono determinatissimi.
Il sogno
«Ho lasciato il mio posto di lavoro in una ditta del settore tessile a Villa Guardia - racconta il 51enne, trasmettendo entusiasmo - Ho lavorato lì dal 1991, tranne una pausa di tre anni dal 2003 al 2006. Io e mia moglie, operaia tessile, già eravamo abituati a trascorrere le vacanze in libertà: prima con una tenda montata sopra un fuoristrada, poi acquistando un Ducato furgonato e, successivamente, un motorhome Arca. Nel 2018 ho preso la decisione di costruire il mio camper e ho comprato un camion usato, di quelli utilizzati per il trasporto di frutta e vedura, un Nissan Atleon, meccanica del 2005. L’ho trasformato nel nostro Nekocamper».
Il progetto e il risultato
Impresa eccezionale. Un anno abbondante di studio e altrettanto di lavoro - dando fondo a tutte le competenze di elettromeccanica - per «rivoluzionare» il mezzo. Così è nato Nekocamper: una casa-mobile. «Neko in giapponese significa gatto. Il nostro camper, infatti, è caratterizzato dal grande logo di un gatto (omaggio alla micia di «casa» Zina, ndr). Nella fase della progettazione mi sono confrontato con chi aveva già esperienza. L’obiettivo finale era quello di essere completamente autonomi e Nekocamper ci permette di esserlo». I dettagli fanno la differenza: 800 Watt grazie ai quattro pannelli fotovoltaici installati sul «tetto», un serbatoio da 250 litri d’acqua, due filtri Acquatravel, un generatore di ozono (della «Maino Industries» di Oltrona) per la sanificazione. «Ho fatto tutto con calma. Il camion aveva una cellula frigorifero per il trasporto di frutta e verdura: ho rimosso le saracinesche e predisposto i buchi per finestre e porta. Il montaggio dell’oblò e le coibentazioni al posto delle saracinesche sono gli unici lavori per cui mi sono affidato a un carrozziere. Per arredarlo ho adattato mobili Ikea».
Senza fissa dimora
Spostare la residenza su quattro ruote, durante la pandemia, è una sfida nella sfida. «Da settembre viviamo sul Nekocamper parcheggiato nel cortile. In casa siamo entrati solo per utilizzare bagno e doccia. Da sabato (oggi per chi legge, ndr) dovremo lasciare anche il cortile, arrivando i nuovi inquilini ai quali abbiamo affittato la casa. Siamo senza fissa dimora. Il nostro progetto era quello di partire, visitando tutte le regioni d’Italia, poi la Tunisia, il Marocco e tutta l’Europa. Purtroppo il lockdown ci costringe a non uscire da Olgiate: in Comune abbiamo chiesto la residenza senza fissa dimora. Temporaneamente sosteremo sui parcheggi del cimitero e della piscina. Ogni dieci giorni andrò a Tavernola, nell’area camper, per scaricare le acque. Mi piacerebbe che anche a Olgiate venisse realizzata un’area attrezzata. Speriamo di poter partire prima possibile: è una scelta di vita».
(Giornale di Olgiate, sabato 21 novembre)