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Lavoratori preoccupati in sciopero. Currò: "Operai non vanno lasciati soli"

In questi giorni molte aziende e lavoratori sono preoccupati per le misure adottate dal Governo. Si registrano, infatti, proteste e scioperi in alcune fabbriche del lecchese.

Lavoratori preoccupati in sciopero. Currò: "Operai non vanno lasciati soli"
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Sono tanti lavoratori preoccupati in questo periodo di difficoltà dovuto all'emergenza Coronavirus. A prendere le loro difese l'onorevole Giovanni Currò, membro della Commissione Finanze della Camera.

Lavoratori preoccupati in sciopero. Currò: "Operai non vanno lasciati soli"

"I lavoratori e le aziende non verranno lasciati soli in questa crisi", lo afferma l'onorevole  “In seguito all’ultimo DPCM “Io resto a casa”, firmato dal Presidente Conte, sono dovuto anche io rimanere a casa mia, a Como, dove sta proseguendo il mio lavoro.

Sono sempre in contatto in queste ore con imprenditori, aziende, associazioni di categoria e lavoratori, per ricevere da loro ogni tipo di dichiarazione, di richiesta o di lamentela. Come Facilitatore regionale per le Relazioni esterne è mio compito e dovere portare le esigenze delle associazioni e dei comitati a Roma e al Governo.

In questa emergenza economica, oltre che sanitaria, è legittima la preoccupazione di imprenditori e lavoratori che, da un giorno all’altro, si ritrovano giustamente spaesati e preoccupati per l’improvviso cambio di vita, sociale e lavorativa. Ci tengo a dire che la responsabilità della gestione del problema non verrà scaricata sulle imprese, ma sarà una questione che verrà diretta e risolta a livello centrale.

Il Governo ha preso un impegno serio e importante: “nessuno perderà il posto di lavoro a causa del coronavirus”. È un impegno che non va preso alla leggera. Intanto, sta già iniziando a occuparsi del problema: oggi, infatti, ci sarà una videconferenza tra il Presidente Conte e i ministri Gualtieri, Speranza, Patuanelli e Catalfo con le associazioni e i sindacati per discutere insieme dei protocolli di sicurezza per coloro che non l'hanno già fatto da attuare nelle fabbriche a tutela della salute dei lavoratori. Un primo passo per risolvere la questione.

Voglio ribadire ancora una volta che questo momento di crisi passerà, perché l’Italia è un paese forte e, tutti insieme, ce la faremo”, conclude il Deputato".

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