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Le palestre scendono in piazza Cavour per un allenamento: "Chiuse e ignorate, vogliamo urlare il nostro disagio"

Appuntamento domani, sabato 20 febbraio 2021, in centro a Como per sostenere la protesta di chi lavora nel mondo dello sport.

Le palestre scendono in piazza Cavour per un allenamento: "Chiuse e ignorate, vogliamo urlare il nostro disagio"
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Titolari e operatori di palestre e società sportive scendono in piazza Cavour per un allenamento di protesta contro le chiusure per le restrizioni contro il Covid.

Le palestre scendono in piazza Cavour per un allenamento

E' passato un anno devastante per il mondo dello sport. Palestre e piscine sono state le prime, insieme al mondo della cultura e della scuola, ad essere chiuse lo scorso marzo e lo sono tuttora. Impossibilitati a lavorare i titolari delle palestre e tutti i loro collaboratori, si ritrovano senza introiti ma con le spese da pagare, cercando di capire come mantenersi senza poter lavorare. Così Christian Olivo di Fino Mornasco, responsabile di Team Satori Como, una palestra di arti marziali che porta i propri atleti alle gare nazionali, ha deciso di dire basta e di far sentire la propria voce insieme a quanti più colleghi possibili. Domani, sabato 20 febbraio 2021, a partire dalle 15 si terrà infatti una manifestazione di protesta, un allenamento a cielo aperto, in piazza Cavour a Como. 

"Nel 2020 siamo rimasti chiusi per oltre 6 mesi. Non lavoriamo dallo scorso 25 ottobre e la riapertura il prossimo 5 marzo e tutt'altro che scontata - racconta Christian Olivo - la situazione è davvero critica perché le spese restano, gli incassi sono a zero e non ci danno la possibilità di fare alcuna attività. Chi come me ha una partita Iva e campa di sport non sa più cosa fare. Si rischia che le palestre chiuderanno e che tutti noi dovremo trovare un altro lavoro".

Per la manifestazione di domani hanno già confermato la loro presenza circa 60 persone del mondo dello sport del Comasco e non solo. "Ha confermato la propria partecipazione anche una società di Brescia che vorrebbe poi fare una manifestazione simile nella propria città - aggiunge Olivo - Saremo tutti distanziati a 3 metri con l'obbligo di indossare la mascherina. Faremo un allenamento a corpo libero sul posto della durata di circa 40minuti, adatto a tutti. Sono tutti invitati, anche chi non se la sente di allenarsi".

Olivo conclude: "Non capiamo questo accanimento sul nostro settore che invece crea benessere fisico e psicologico perché fare sport fa bene. Ci hanno chiuso e si sono dimenticati di noi. Per questo domani urleremo insieme tutto il nostro disagio di essere ignorati".

Stephanie Barone

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