STORIE SOTTO L'OMBRELLONE

Leonilde a 105 anni, ogni giorno, legge tutto il suo Topolino

Il Giornale di Olgiate regala ai lettori di PrimoComo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2020 sulle pagine del nostro settimanale. Una piacevole lettura sotto l'ombrellone.

Leonilde a 105 anni, ogni giorno, legge tutto il suo Topolino
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Leonilde e il suo caro «Topolino»: un legame di «amicizia» che dura da una vita, con un numero inquantificabile di avventure lette tra le vignette dei fumetti.
Ha 105 anni, un figlio, due nipoti e una grande passione per il «Topolino»: lei è Leonilde Conconi, ospite della Casa anziani di Uggiate Trevano.

Leonilde a 105 anni, ogni giorno, legge tutto il suo Topolino

Nata a Coldrerio, in Svizzera, ha come migliori amici il furbo Topolino, il simpatico Pippo, la bella Minni, l’esuberante Paperino, il fidato Pluto e la sua preferita, Paperina. Da quando era ragazza, tutte le settimane, legge un numero del suo fumetto preferito, pubblicato per la prima volta in Italia nel marzo 1930. «Non ho mai smesso di leggere il “Topolino”, mi ha insegnato a essere furba - racconta Leonilde - Prima era ancora più bello e me lo gustavo proprio. Mi ricordo che, la sera, non vedevo l’ora di andare a letto per poterlo sfogliare e mia mamma mi sgridava perché voleva spegnessi la luce e dormissi. Quando andavo a comprarlo, a tutte le ragazzine che vedevo dicevo di comprarlo perché era divertente». Ultima di 11 figli, Leonilde ha lavorato a Chiasso, in Canton Ticino, in una fabbrica che produceva sigari e sigarette e poi, dopo essersi sposata, si è trasferita ad Ancona, dove è rimasta per 20 anni. Con la pensione si è trasferita a Ronago e, da due anni, è diventata un’ospite della casa di riposo di Uggiate Trevano, dove tutti la chiamano «Paperina», come il suo personaggio preferito. «E’ una vita che leggo il “Topolino” e, oltre a tenermi allenata la mente, mi ci sono affezionata: i personaggi ne combinano sempre delle belle e, alla fine, insegnano sempre qualcosa. Tutto riconduce alla società, all’amicizia e all’amore, dato che Topolino è perdutamente innamorato di Minni - continua Leonilde, mentre mostra i primi due numeri dell’edizione 2020 e racconta un episodio spiacevole legato alla sua grande passione - Anni fa, a Ronago, sono entrati i ladri in soffitta e mi hanno portato via le cassette dove avevo riposto ordinatamente i miei fumetti. Erano davvero importanti per me. Avevano un gran valore ed erano più di 500: c’erano anche i numeri speciali». E in Casa anziani, grazie al progetto «Nipoti di Babbo Natale», promosso per il secondo anno dall’associazione «Un sorriso in più» di Guanzate, Leonilde ha ricevuto in regalo l’abbonamento per l’anno 2020. Oltre all’iscrizione annuale, ha avuto in dono gadget, calendari e un disegno di Paperina direttamente dalla redazione della casa editrice «Panini», rimasta colpita dall’incredibile storia. Leonilde, rientra fra i 40 ospiti della casa di riposo uggiatese che hanno visto i loro desideri esauditi grazie ai Babbo Natale di tutta Italia, che hanno spedito e portato pacchi da innumerevoli città come Parma, Napoli, Milano, Venezia, Torino, Roma, Imperia e Imola. «Legge continuamente il “Topolino” e quando finisce un numero, sfoglia quelli precedenti - aggiunge Manuela Clerici, 32 anni, animatrice referente di «Nipoti di Babbo Natale» - Grazie a questo progetto, in tutti i 40 ospiti coinvolti, si vede l’emozione che hanno negli occhi: si emoziona anche chi, solitamente, fa il “duro”. E poi c’è la magia dell’incontro fra persone che non si conoscono: anche per chi assiste è molto toccante».

(Giornale di Olgiate, sabato 18 gennaio 2020)

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