Confesercenti scrive al sindaco di Erba: "No al mercato di Forte dei Marmi"

Succede a Erba, dove Confesercenti ha impugnato carta e penna per scrivere al sindaco Veronica Airoldi e contestare la decisione di autorizzare il mercato itinerante sul suolo comunale.

Confesercenti scrive al sindaco di Erba: "No al mercato di Forte dei Marmi"
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Mercoledì 31 gennaio il direttore di Confesercenti Como Angelo Basilico ha scritto al Sindaco di Erba Veronica Airoldi per chiedere di fermare le iniziative con il Mercato di Forte dei Marmi e per aprire invece un canale di dialogo con gli operatori locali e le sssociazioni di categoria.

Commercianti contro il mercato di Forte dei Marmi

Commercianti contro il Mercato di Forte dei Marmi. Nella lettera il direttore di Confesercenti Como Angelo Basilico auspica un dialogo tra amministrazione e gli operatori locali e le associazioni di categoria.

La lettera di Confesercenti

"La presente è per esprimerle il nostro disappunto per la Sua decisione di ospitare il Mercato di Forte dei Marmi sulle vie cittadine nella prossima primavera. Come le è noto, la nostra associazione è da sempre impegnata nella difesa degli ambulanti locali da coloro che, sotto l’insegna sostanzialmente abusiva del mercato versiliese, portano concorrenza sleale alle imprese del territorio.
Le sarebbe sufficiente indagare sul web per scoprire che esistono almeno sei consorzi e/o associazioni di ambulanti sedicenti fortemarmini e che lo stesso Sindaco della cittadina toscana, nel 2016, li ha prontamente disconosciuti, annunciando iniziative per restituire il marchio alla propria piazza. A dire il vero, la querelle intorno al brand ci interesserebbe ben poco se questo - anziché la caratterizzazione merceologica - non fosse la leva utilizzata per sottrarre clientela agli ambulanti del territorio. Infatti gli operatori di questi consorzi scambiano gli stessi prodotti venduti sui mercati e nei negozi del luogo ma traggono un vantaggio competitivo dall’utilizzo indebito del marchio fortemarmino".

"Non impoveriamo l'imprenditoria locale"

"Il risultato netto di queste manifestazioni è un impoverimento di uso della piccola imprenditoria locale, già duramente colpita dalla crisi economica. Il commercio cittadino è un fattore insostituibile di socialità e aggregazione comunitaria e – di conseguenza – la sua salvaguardia diviene un imperativo categorico per qualunque amministrazioneA ragion veduta, dunque, le chiediamo di rinunciare al Mercato di Forte dei Marmi ed aprire un canale di dialogo con esercenti locali ed Associazioni di Categoria, convenendo con noi che soltanto investendo sul commercio cittadino, anziché in manifestazioni occasionali, la Sua amministrazione saprà garantire la vivibilità del tessuto urbano, con grande soddisfazione per i commercianti e suoi cittadini."

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