Licenza sospesa a un bar in via Leoni: era luogo di condotte illegali
Il provvedimento per il locale, gestito da una 50enne colombiana pregiudicata, ha una durata di 15 giorni.

Disposta una sospensione per un bar in via Leoni, a Como: 12 gli episodi documentati dalla Polizia e in seguito contestati.
Il provvedimento del Questore
La Polizia di Stato di Como ha sospeso la licenza di un bar di via Leoni - gestito da una 50enne colombiana residente a Como e pregiudicata - ormai da tempo oggetto di attenzione dalle Forze di polizia e ritenuto, accertata l’incauta gestione, luogo di condotte illegali, violazioni penali e amministrative, ritrovo di pregiudicati e di abituale inosservanza delle basilari regole civili. Quindi, il questore di Como Marco Calì ha firmato un provvedimento che di fatto sospende immediatamente la licenza del locale per 15 giorni.
La nutrita relazione tecnica redatta dagli esperti della Divisione di Polizia Amministrativa e di Sicurezza, è il consuntivo di una serie di fatti e di reati - sono ben 12 gli episodi elencati - che si sono verificati all’interno e all’esterno del locale pubblico. Questi, tutti ampiamente documentati dagli interventi della Polizia di Stato: sono emerse una serie di responsabilità riguardo l’incauta gestione dell’attività del locale che ne ha derivato la pericolosità per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il bar era "condotto in maniera discutibile"
Nel dispositivo di sospensione si legge: “La titolare, oltre a condurre il bar in modo discutibile è connivente con i comportamenti scorretti e illeciti mantenuti dai propri clienti ed ella stessa conserva una condotta omissiva, nel senso che è restia a chiamare le Forze dell’ordine per ristabilire l’ordine e la sicurezza dentro e fuori il proprio locale che, come ampiamente disquisito, è spesso teatro di condotte illegali da parte di chi lo frequenta giornalmente, con ripercussione negativa sulla percezione della sicurezza di chi abita quel quartiere. In sostanza, l’esercizio commerciale è considerato da chi lo frequenta un luogo sicuro dove aggregarsi e trascorrere serate che, spesso, trascendono in comportamenti contrari alle norme di normale convivenza civile, se non addirittura illeciti”.
I poliziotti dell’amministrativa della Questura di Como, dunque, hanno apposto i sigilli all’entrata del bar, notificando alla 50enne colombiana la sospensione della licenza per una durata di 15 giorni.