LA DENUNCIA

L'incubo di una cittadina comasca rimasta oltre un mese senza riscaldamento

La donna ha ripetutamente fatto la richiesta d'intervento alla ditta ma dal 19 dicembre era senza riscaldamento e acqua calda.

L'incubo di una cittadina comasca rimasta oltre un mese senza riscaldamento
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Una storia a lieto fine quella di Viviana Picari, cittadina di Como e residente a Ponte Chiasso. La donna infatti si è trovata per più di un mese a vivere in casa un vero e proprio incubo: senza riscaldamento e acqua calda nei mesi più freddi dell'anno a causa, a suo dire, di una inadempienza e di un mancato intervento da parte della ditta responsabile. Mercoledì 29 gennaio 2020, dopo il nostro sollecito alla ditta, è arrivata la svolta.

Como: una cittadina al freddo, senza riscaldamento e acqua calda

La donna dopo aver traslocato da Chiasso a Ponte Chiasso, racconta di aver "effettuato la richiesta di attivazione del gas il 22 novembre 2019" e secondo le procedure previste ha richiesto un appuntamento con il tecnico per l'allacciamento. "Il 18 dicembre 2019 ho ricevuto l'appuntamento dalla 2i Rete Gas; il tecnico sarebbe passato tra le 14.00-16.00 solo che non è andato a buon fine perché ero impegnata a fare il trasloco a Chiasso e il tecnico mi ha chiamata dicendo che era arrivato; erano le 15.30, non mi ha voluta aspettare nemmeno 5 minuti. Mi ha detto che non poteva aspettarmi, di richiedere l'appuntamento e che entro il 23 dicembre sarebbero arrivati" dichiara la donna ma così non è stato.

Numerose telefonate sono state fatte anche durante le festività natalizie. "Nei giorni non festivi chiamavo quasi tutti i giorni per richiedere l'appuntamento ma chi di competenza sosteneva ci fosse un problema di comunicazione del sistema; dal 19 dicembre fino ad oggi 21 gennaio 2020 sono senza riscaldamento, acqua calda e gas" continua.

Una situazione invivibile

I mesi da novembre a febbraio sono i più freddi e stare in una casa senza riscaldamento e acqua calda è invivibile. "Dormo con 5 coperte tra cui due sono piumoni; indosso 5 maglie, pantalone pesante, mi lavo i capelli con acqua ghiacciata e per  il corpo sono costretta a lavarmi al lavoro al termine del turno. Settimana scorsa sono stata ospitata da mia zia per poter stare al caldo e anche per poter mangiare qualcosa di caldo, l'unica cosa che posso utilizzare per mangiare è il forno. La situazione è diventata insostenibile; la mattina si muore dal freddo ci saranno 0° in casa massimo 2°" conclude.

La svolta

Dopo aver sentito la sua storia, abbiamo prontamente contattato la ditta responsabile per avere chiarimenti in merito; nonostante la donna avesse reciso il contratto nel mese di gennaio 2020, i tecnici sono intervenuti nella giornata di mercoledì 29 gennaio 2020, allacciando il gas nella casa.

Una storia dunque a lieto fine.

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