Lo "storico" elettricista del paese in pensione dopo cinquant'anni di attività
Le parole dell'albavillese: "Ora potrò dedicarmi alla bicicletta: chissà che non arrivi qualche nuova soddisfazione da incorniciare..."
Lo «storico» elettricista Felice Ciceri si prepara alla meritata pensione dopo cinquant’anni di servizio in paese e sul territorio. Settantatré anni, l’uomo di Albavilla lavora in proprio da quando ne aveva ventitré, come ditta individuale.
"Ora potrò dedicarmi alla bicicletta: chissà che non arrivi qualche nuova soddisfazione da incorniciare..."
«Ho cominciato in proprio a 23 anni con una “bianchina” come quella di Fantozzi, di terza mano. Per poi passare a una Renault R4 - ricorda - La mia attività principale è sempre stata nel campo elettrico, con riparazioni specialmente di apparecchiature a gas. Sono sempre un po’ andato ovunque, a seconda di dove fossi chiamato e cercando sempre di essere disponibile con i clienti. Ho provato a eseguire interventi anche il giorno di Natale, o la sera tardi o la mattina presto, in casi di emergenza!».
Un momento che Ciceri non dimenticherà è il conferimento di un attestato da parte di Confartigianato. «Me lo diedero nel 2014 in occasione dei miei quarant’anni di attività: c’era anche l’Onorevole Maurizio Lupi - spiega - Rimasi molto contento. Con il passare degli anni però lavorare è sempre pi complicato: le difficoltà sono tante, a partire dai continui aumenti dei costi dei materiali, la burocrazia... E in ultimo il Covid. E’ completamente cambiato il mondo e il modo di vivere. Gli ultimi cinque anni sono stati i più difficili».
L’intenzione di Ciceri è di lasciare l’attività a fine anno. Grande appassionato di bicicletta, con tutta probabilità avrà più tempo da dedicare a qualcun’altra delle sue imprese da aggiungere a quelle già ultimate... E con il fine di sensibilizzare al rispetto del Codice della strada. «Devo sicuramente ringraziare i miei famigliari Fiorella e Andrea, mio figlio, che mi sono sempre stati vicini supportandomi e sopportandomi - ancora Ciceri -A fine anno lascio, continuerò a lavorare fino al 31 dicembre. Non so che cosa farò in futuro, ma fino a fine anno sicuramente andrò avanti a lavorare, poi se ci sarà bisogno di qualche consulenza certamente sarò disponibile: specialmente magari per i miei clienti, per le persone anziane. Sicuramente mi mancherà il mio lavoro, ma con il pensionamento avrò più tempo da dedicare alla famiglia, magari al volontariato, e anche alla bicicletta: chissà che non arrivi qualche qualche altra soddisfazione da mettere in bacheca...».