verso la riapertura

Lombardia, pronti i fondi per aumento stipendio operatori sanitari

Il Governatore Fontana: "Abbiamo lanciato la via lombarda per la libertà, un programma per riaprire le attività dal 4 maggio".

Lombardia, pronti i fondi per aumento stipendio operatori sanitari
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Lombardia, pronti 80 milioni di euro per aumentare lo stipendio agli operatori sanitari della regione.

Lombardia, pronti 80 milioni per medici e infermieri

I fondi ci sono, si tratta di 80 milioni di euro che andranno a garantire, nei confronti degli operatori sanitari, un riconoscimento economico. “Per metterli a disposizione, però, serve un’indicazione del Governo - ha dichiarato il Governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha aggiunto – chiediamo parole chiare. Abbiamo lanciato la via lombarda per la libertà, un programma per riaprire le attività dal 4 maggio. Si tratta di adeguarsi alla “nuova normalità” che passa dalle quattro D: Distanza (almeno un metro di sicurezza tra le persone). Dispositivi (obbligo di utilizzare le protezione per tutti). Digitalizzazione (Smart working obbligatorio per tutti coloro che possono). Diagnosi (Test sierologici, grazie alla ricerca del San Matteo di Pavia). Tutto ciò accompagnato da un piano di ripartenza per piccole e medie imprese. Già dai prossimi giorni saremo in grado di garantire i primi assegni di cassa integrazione a fino un milione di lombardi e saranno destinati 80 milioni per dare un riconoscimento economico a medici e infermieri. La Lombardia parla con i fatti”.

Chiarimenti in merito alle dichiarazioni sulla regione Lazio

“Caro presidente Zingaretti, forse lei dovrebbe fare più attenzione alle dichiarazioni che rilascia. Io non ho accusato né lei, né la sua Regione. Ho semplicemente fatto notare il diverso modo di trattare le notizie, da parte di certa stampa, a seconda di chi governa”. Lo scrive il presidente Attilio Fontana in una nota diffusa dalla Regione Lombardia. “Trovo infatti che la vostra delibera, così come la nostra – prosegue Fontana – partano dalla stessa ratio: isolare i pazienti Covid. Noi ne avevamo bisogno, per dimetterli da reparti ospedalieri in un momento di grande saturazione dei posti letto, voi per spostarli dalle Rsa”. “Identici – conclude il governatore della Lombardia – sono i requisiti richiesti da entrambe le delibere per le strutture che avrebbero dovuto ospitarli: indipendenti e con organici dedicati. Quindi per riprendere le sue parole “nessuna promiscuità, nessuna facilità nel contagio”. Trovo pertanto
inopportuna e di cattivo gusto la sua conclusione “nessun caso Lombardia, nel Lazio””.

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