Lotta alla criminalità tutto il lavoro della Guardia di Finanza

Lotta alla criminalità tutto il lavoro della Guardia di Finanza
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Lotta alla criminalità tutto il lavoro della Guardia di Finanza. A palazzo “Terragni”, sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Como, si sono appena concluse le celebrazioni del 244° Anniversario della fondazione del Corpo, alla presenza di una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Finanzieri e di militari del ruolo ordinario e di quello aeronavale in servizio presso i reparti dislocati sul territorio.

Lotta alla criminalità il lavoro della Guardia di Finanza

La manifestazione, iniziata con la resa degli onori alle vittime del dovere, è proseguita con la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del Comandante Generale del Corpo alla quale è seguito un breve discorso del Comandante Provinciale Alberto Catalano. La cerimonia si è conclusa con la consegna degli encomi ai militari che si sono distinti in servizio.

Grandi evasori fiscali a Como

Nel contrasto all’evasione, all’elusione ed alle frodi fiscali le attività ispettive sono state orientate principalmente alla ricerca dei c.d. grandi evasori ossia di quei soggetti i cui patrimoni sono espressione diretta dei reati tributari o economico-finanziari commessi. Importi tutt’altro che insignificanti: questi evasori, tutti insieme, in un anno e mezzo, hanno sottratto allo Stato circa 225 milioni di euro (in media, più di 8 milioni e mezzo per ciascuno dei 26 grandi evasori scoperti a Como). Grandi evasori fiscali, quindi, che si sono sottratti ai propri obblighi tributari attraverso sofisticati artifici contabili, documentazione artefatta e fatture false, schemi fiduciari ed interposizioni fittizie, elaborate manovre elusive ed abusive, spesso avvalendosi di esperte consulenze professionali.

Nella “categoria” dei grandi evasori non rientra soltanto chi si è avvalso delle fatture false. Ci sono anche quelli convolti nelle frodi cosiddette “carosello”, quelli che hanno costituito crediti IVA fittizi o che hanno ottenuto indebite compensazioni di imposte e contributi.

E poi anche coloro che si sono spinti oltreconfine trasferendo all’estero i propri profitti e, per finire, quelle imprese straniere che operano in Italia, ma non dichiarano nel nostro Paese i redditi su cui hanno l’obbligo di pagare imposte nazionali.

Nel settore della fiscalità internazionale i casi di evasione scoperti nel 2017 e nei primi 5 mesi del 2018 sono stati 9.

Frodi fiscali internazionali

Interventi sempre più mirati per contrastare le frodi fiscali: 23 in tutto, tra verifiche e controlli, avviati nei confronti delle persone e delle imprese considerate maggiormente a rischio di evasione fiscale. Sono 281 le persone denunciate in un anno e mezzo di attività, 16 delle quali raggiunte da provvedimenti restrittivi dell’Autorità Giudiziaria. In materia sono state concluse 233 indagini di polizia giudiziaria 852 ispezioni fiscali che hanno portato alla constatazione di circa 60 milioni di iva evasa e di circa 400 milioni di basi imponibili sottratte a tassazione. I sequestri di disponibilità patrimoniali e finanziarie ai responsabili di frodi fiscali ammontano a oltre 14 milioni e mezzo di euro, cui si aggiungono le ulteriori proposte di sequestro già avanzate, per oltre 140 milioni e mezzo di euro.

L'economia "invisibile"

Sono 113 le persone del tutto sconosciute al fisco (evasori totali) responsabili di aver evaso, in un anno e mezzo, oltre 29 milioni e mezzo di euro di IVA. Nello stesso periodo sono stati verbalizzati 41 datori di lavoro per aver impiegato 209 lavoratori in “nero” o irregolari. Nel settore delle accise, i 25 interventi conclusi dalle Fiamme Gialle hanno portato al sequestro di 377 chilogrammi di prodotti energetici oggetto di frode. Nel comparto del gioco e delle scommesse, eseguiti 62 controlli e conclusa 1 indagine di polizia giudiziaria.

Illeciti nella sfera pubblica

Al bando corruzione e sprechi. Altra fenomenologia illecita contro cui, dopo l’evasione, il Corpo ha riversato le proprie migliori risorse, è il contrasto alla corruzione, campo nel quale, sempre nell’ultimo anno e mezzo, sono state denunciate, per delitti contro la Pubblica Amministrazione, 10 persone, 3 delle quali sono finite in manette. Ma la corruzione è solo la punta dell’iceberg di un insieme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli persone che, operando nel pubblico, procurano danni all’erario: nell’ultimo anno e mezzo le Fiamme Gialle comasche ne hanno individuate 28, responsabili di un danno erariale da circa 12 milioni di euro.

Le frodi del ticket sanitario

Le frodi scoperte a danno del bilancio nazionale e comunitario sono state di oltre 4,7 milioni di euro, mentre si attestano a 76 mila euro quelle nel settore della spesa previdenziale e sanitaria. I soggetti nel complesso denunciati sono stati 100, con l’esecuzione di 3 interventi a tutela dei principali flussi di spesa pubblica. Proseguendo in ambito sanitario, ci sono poi i “furbetti” del ticket, settore nel quale i controlli mirati hanno consentito di individuare “sacche” di irregolarità nel 90% dei casi: in pratica, ogni 10 persone controllate, almeno 9 si sarebbero fatte curare gratis, in ospedali pubblici o in altre strutture private convenzionate senza averne diritto.

Altro settore particolarmente a rischio è quello delle assistenze domiciliari, dei pasti a domicilio, degli assegni per il nucleo familiare e di quelli di maternità, degli assegni per le mense scolastiche, delle borse di studio, ecc.; ci si riferisce a tutti quegli aiuti economici e servizi sociali di assistenza spettanti ai cittadini che versano in particolari e delicate condizioni economiche e sociali. I controlli svolti in tale ambito dalla Guardia di Finanza mirano proprio a evitare che possa beneficiare delle “prestazioni sociali agevolate” chi non ne abbia diritto, a danno dei più bisognosi. I risultati ottenuti sono significativi: l’84% dei controlli svolti ha evidenziato irregolarità.

Lotta alla criminalità organizzata

Le indagini patrimoniali, volte a sottrarre le risorse finanziarie e patrimoniali dalle quali le consorterie criminali traggono sostento, hanno portato alla confisca (e ristabilito il possesso da parte dello Stato) di beni e valori per oltre 600mila euro. Ulteriori 182mila e 560 euro sono stati, inoltre, sequestrati, mentre le richieste di sequestro in corso ammontano a circa 10 milioni di euro. Il denaro illecitamente accumulato deve essere riciclato in attività o in investimenti apparentemente “puliti”.

Il valore del riciclaggio e autoriciclaggio accertato dalla Guardia di Finanza di Como nell’ultimo anno e mezzo si è attestato attorno ai 4,5 milioni di euro. Soldi intercettati grazie alle 25 indagini di polizia giudiziaria avviate, da cui sono “scattate” denunce per riciclaggio e autoriciclaggio nei confronti di 61 persone (di queste 6 agli arresti). I sequestri effettuati su ordine della Magistratura ammontano a 134 milioni di euro. La lotta al riciclaggio si è articolata anche attraverso attività di tipo preventivo mediante l’utilizzo delle segnalazioni di operazioni sospette. 1.197 S.O.S. sono state sottoposte a indagini approfondite dai dipendenti Reparti. Il controllo dei movimenti di titoli e valuta presso i confini terrestri e sedi doganali, costituisce attività pregnante del Comando Provinciale di Como ed ha portato alla scoperta di oltre 160 milioni di euro in titoli e denaro illecitamente trasportati al seguito dalle persone che entravano in Italia o ne uscivano, di cui oltre 135 milioni di euro sottoposti a sequestro. Accertate 653 violazioni.

I reati fallimentari

Scoperti infine reati fallimentari con la distrazione di patrimoni per 32,5 milioni di euro.

Il mercato del falso

Anche la contraffazione fa male al Paese perché danneggia il made in Italy, svilendo il prestigio del marchio italiano nel mondo. Rientrano in tale settore gli oltre 300 mila articoli sequestrati dalle Fiamme Gialle di Como nell’ultimo anno e mezzo in quanto contraffatti o con falsa indicazione del made in Italy. In questo settore, i Reparti operativi comaschi hanno eseguito 25 interventi, denunciando 20 soggetti.

Traffici illeciti via terra

Sul versante del contrasto ai traffici illeciti, le indagini antidroga hanno portato alla verbalizzazione complessiva di 440 persone, di cui 241 denunciate a piede libero, 52 arrestate, 137 segnalate al Prefetto e 10 ignoti. Sequestrati oltre 431 Kg. di hashish e marijuana, circa 8 Kg. di cocaina, oltre 60 kg. di eroina e oltre 850 kg. di sostanze psicotrope.

Polizia doganale

Nel periodo di riferimento sono state potenziate le attività per contrastare i traffici illeciti di specie animali e vegetali in pericolo di estinzione (c.d. C.I.T.E.S.). In tale comparto sono stati eseguiti oltre 3.000 controlli che hanno portato alla denuncia di 4 soggetti.

Ordine pubblico

Il Corpo concorre, sistematicamente e significativamente, ai servizi di ordine e sicurezza pubblica - sia in relazione alla nota emergenza legata ai flussi migratori, sia per le manifestazioni ed eventi che interessano il territorio provinciale - disposti in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con il personale specializzato AT.PI del Nucleo Operativo Pronto Impiego del Gruppo Como (c.d. baschi verdi). Nel corso del 2017 e nei primi 5 mesi del 2018 sono state prodotte, attraverso l’impiego di oltre 6.400 militari, circa 80.000 ore/uomo in servizi di ordine pubblico che hanno dato luogo alla esecuzione di decine di interventi operativi, talvolta particolarmente complessi. A tal riguardo, particolarmente intensa e remunerativa si è rivelata l’attività svolta per il contrasto degli illeciti connessi alla gestione dei flussi migratori.

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