Il report

Lotta allo spaccio: in 5 mesi 24 arresti, 96 bivacchi smantellati e 4 chili di droga sequestrata

“Come detto in altre sedi, l’enforcing dell’Arma nell’attività di contrasto a questo fenomeno, che da anni infesta una splendida porzione di territorio, sarà portato avanti con costanza e determinazione"

Lotta allo spaccio: in 5 mesi 24 arresti, 96 bivacchi smantellati e 4 chili di droga sequestrata
Pubblicato:

Durante la primavera e l'estate (ma anche nelle ultime settimane) l’impiego del Reparto specializzato (proveniente dalle basi in Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna) disposto dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri su input del Ministero dell’Interno ha raccolto le istanze delle Autorità locali e della popolazioni che lamentavano il disagio di non poter fruire delle ampie zone verdi, negli anni lasciate incustodite e occupate da spacciatori organizzati in veri e propri bivacchi gestiti come catene di spaccio.

Qualche numero

Lamentele e necessità di intervento che hanno portato agli ottimi risultati raccolti dalle squadre dei Carabinieri che da aprile e fino ad agosto: 24 arresti, 96 bivacchi smantellati, più di 150 servizi espletati anche con il supporto dei Cinofili; sequestrati circa 4 kilogrammi di stupefacente così suddivisi (kg 1,2 di eroina, 850 gr di cocaina, kg 1,9 di hashish), 23mila euro e 500 franchi svizzeri in contanti, 31 telefonini, 18 armi bianche, mentre quelli indirettamente raggiunti sono apprezzabili nel quotidiano contatto con il cittadino. La finalità del servizio è soprattutto quella di restituire ai residenti le aree verdi finora impraticabili per la presenza di spacciatori ed acquirenti. Ogni giorno si verificano manifestazioni di concreto apprezzamento da parte dei cittadini, fattore motivante di estrema importanza per chi opera sul campo.

Gli eccellenti risultati sono il frutto di una perfetta sinergia tra Arma territoriale e Squadroni Cacciatori. La preparazione dei Carabinieri “Cacciatori” – sviluppata ad hoc per la ricerca di latitanti nelle località di fitta vegetazione del meridione – si è dimostrata complementare all’esperienza già acquisita dalle Stazioni Carabinieri in termini di approfondita conoscenza del territorio anche sulla scorta delle istanze locali, mettendo a sistema un strumento operativo esemplare per efficienza ed efficacia, esaltandone le rispettive professionalità.

Lotta allo spaccio, Carabinieri

D’altronde, lo studio del fenomeno ha imposto una risposta adeguata, considerato che si fronteggia una pericolosa forma di criminalità: ai vertici il rifornimento dello stupefacente, il livello intermedio che custodisce la droga in bivacchi sorvegliati con soggetti armati (nella maggioranza dei casi extra comunitari magrebini irregolari sul territorio italiano) e che si occupa di gestire i contatti telefonici per la compravendita, sino ai “galoppini” che consegnano le dosi facendo la spola tra la strada ed i bivacchi. Tale tipologia di offerta si è sviluppata alla luce di una inarrestabile domanda di stupefacente, avanzata da clienti di ogni tipo, finanche proveniente dal vicino confine elvetico: l’attenzione dei militari è ovviamente rivolta anche agli acquirenti, sistematicamente segnalati alla Prefettura quali assuntori, per arginare il fenomeno anche sotto questo profilo.

Il commento del Colonnello Giuseppe Colizzi, Comandante Provinciale Carabinieri di Como

“Come detto in altre sedi, l’enforcing dell’Arma nell’attività di contrasto a questo fenomeno, che da anni infesta una splendida porzione di territorio, sarà portato avanti con costanza e determinazione, senza alcuna esitazione, a testimonianza della convinta presenza dello Stato. Si punta ad un obiettivo multiplo: sgomberare i boschi dalla presenza di delinquenti armati, che in alcune occasioni hanno addirittura minacciato con armi ignari ciclisti in mountain bike, per riconsegnarli ai cittadini, alle famiglie e a chiunque voglia godere a pieno di questi meravigliosi spazi, liberi da una piaga sociale che condiziona quotidianamente la vita degli onesti residenti”.

L’auspicio è quello di aprire una nuova fase di vera e propria civile occupazione degli spazi sottratti alla criminalità, intervento che necessita di una risposta corale, coinvolgendo tutti gli attori istituzionali.

Seguici sui nostri canali