Ludopatia, sentinelle a scuola contro il gioco d'azzardo - VIDEO

Oggi l'efficace "Punta in alto day" all'istituto "Terragni" di Olgiate Comasco.

Ludopatia, sentinelle a scuola contro il gioco d'azzardo - VIDEO
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Ludopatia, sentinelle al "Terragni" di Olgiate Comasco per contrastare il gioco d'azzardo: progetto che vede schierati gli studenti con l'associazione "Insieme Verso Nuovi Orizzonti".

Ludopatia: l'allerta per "non buttarsi via"

Il progetto, sintetizzato da uno slogan esplicito - "Svegliati! La dipendenza dipende da te!" - ha visto impegnata una trentina di alunni. E nella mattinata odierna, mercoledì 22 maggio, dalle 10 alle 12 l'atrio dell'istituto di via Segantini si trasformato in una grande "vetrina" in cui mostrare i risultati del lavoro effettuato dalla classe terza AM. Ecco il senso del "Punta in alto day!": mettersi in gioco, invece di giocare d'azzardo. Riflettere su numeri impressionanti: 18 milioni di italiani nel 2017 hanno sperperato denaro nel gioco d'azzardo. E di questo popolo almeno 700 mila sono studenti di età compresa tra i 14 e i 17 anni.

L'alleanza tra "Nuovi Orizzonti" e il "Terragni"

L'associazione "Nuovi Orizzonti" opera sul territorio nazionale e anche all'estero con l'obiettivo di intervenire in tutti gli ambiti del disagio sociale. Nasce dall'esperienza della fondatrice Chiara Amirante: nel febbraio del 1991 iniziò a recarsi di notte alla stazione Termini di Roma, cercando di incontrare e aiutare giovani sbandati. Con decreto dell'8 dicembre 2010 la Santa Sede ha riconosciuto il sodalizio come "Associazione Privata Internazionale di Fedeli" e l'impegno dei membri si dispiega su 216 centri di accoglienza, 1.004 equipe di servizio, 5 cittadelle Cielo in via di realizzazione (2 in Brasile, 1 in Bosnia e 2 in Italia).  Mercoledì mattina il "Punta in alto day!" ha visto attive le insegnanti Caterina Capitani e Marta Brescia, membri della commissione Salute del "Terragni" (la prima come referente prevenzione dipendenze da sostanze, l'altra collega come referente prevenzione ludopatia). E proprio la professoressa Brescia, docente di Diritto e Relazioni internazionali dell'indirizzo Marketing e in particolare della classe terza AM che ha curato il progetto, spiega: "Rientra nell'alternanza scuola-lavoro, finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. I ragazzi sono stati coinvolti per una quarantina di ore nella formazione e oggi vediamo il risultato del loro percorso. Una trentina di alunni ha partecipato negli anni precedenti in un lavoro di formazione sulle forme di devianza degli adolescenti. Si sono occupati di dipendenza da sostanze stupefacenti e di malattie sessualmente trasmissibili. Abbiamo selezionato il progetto come utile e positivo e per gli studenti è risultato molto coinvolgente. La risposta è stata di grande disponibilità: l'informazione e la consapevolezza, che non si limita al sentito dire ma al vivere l'esperienza formativa in prima linea, permette di scommettere su se stessi in modo produttivo". Presentato il laboratorio svolto e condiviso il percorso con le altre classi, distribuendo un volantino di sensibilizzazione. Diventano, così, delle sentinelle per tenere alta l'attenzione sul fenomeno del gioco d'azzardo. "Esatto, l'idea è proprio quella. Il corso prevede anche la possibilità per i docenti di formarsi con accreditamento sulle ludopatie, per essere a nostra volta esempi positivi".

Sensibilizzazione e gratificazione

Mattinata significativa, per i messaggi diffusi e la sensibilizzazione che, nell'atrio dell'istituto, ha visto impegnati i protagonisti del progetto e coinvolto gli alunni di altre classi, intervenuti per conoscere il progetto dalla voce dei loro "colleghi". Pannelli, spiegazioni, un video toccante e la possibilità di esprimere i propri pensieri e riflessioni in modo immediato: riempiendo una bacheca di post-it in cui gli studenti hanno raccontato cosa significasse per loro puntare in alto. Qualche esempio: "Trovare un sogno", "Essere resilienti", "Cercare di raggiungere un obiettivo", "Stare bene con me stessa e abbandonare le paure". Per tutti, la consapevolezza di una lezione da sedimentare. "I ragazzi erano molto contenti e gratificati", chiosa la professoressa Capitani.

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