Bulgarograsso

L'ultimo saluto per don Pietro Snider, parroco emerito di Bulgarograsso

Oggi, alle 14.30, una chiesa gremita ha voluto dare l'addio all'amato sacerdote.

L'ultimo saluto per don Pietro Snider, parroco emerito di Bulgarograsso
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Tutto Bulgaro si è fermato questo pomeriggio, lunedì, per salutare don Pietro Snider, per tanti anni alla guida della comunità religiosa di Bulgarograsso. Tante le persone che hanno partecipato al rito funebre celebrato da monsignor Giuseppe Vegezzi insieme a una quindicina di sacerdoti.

Addio a don Pietro Snider

Il funerale si è tenuto oggi, lunedì 18 marzo, in una chiesa parrocchiale gremita. Sono tre i principali lasciti di don Pietro Snider, parroco emerito di Bulgarograsso, venuto a mancare a 91 anni nella tarda serata di giovedì 14 marzo. Da alcuni giorni ricoverato in ospedale, si era ritirato a fine gennaio dalla vita pubblica, trasferendosi all’istituto "Santa Croce" di Como. Una figura tanto importante quanto amata dai bulgaresi, quella di don Pietro. Parroco del paese dal 1994 al 2008, ha trascorso alcuni anni da fidei donum in Brasile, oltre ad aver svolto servizio quattro volte in Togo e tre volte a San Salvador. Inoltre, è stato anche tra gli artefici della costruzione del nuovo oratorio e della ristrutturazione del campanile. Ma, prima di tutto, è stato un tessitore silenzioso di rapporti, sempre coltivati in punta di piedi.

I ricordi

"Diceva sempre che bisognava andare all’essenziale, che il resto sono solo fronzoli - ricorda Maria Assunta Pellegrino, ex maestra e già segretaria del Consiglio pastorale - Diceva che ogni religioso avrebbe dovuto vivere un’esperienza di missione. Era attento, pronto all’ascolto. Pronto ad aiutare. Per noi è sempre stato un punto di riferimento". Nonostante fosse già a riposo, don Pietro ha abitato fino all’inizio di quest’anno in paese, dicendo messa e mettendosi al servizio. Partecipando ai Consigli pastorali e lavorando non solo per la parrocchia bulgarese, ma per l’intera comunità pastorale. "Era disponibile, silenzioso e dallo spiccato senso critico - aggiunge don Alessio Bianchi - Generoso all’inverosimile metteva a disposizione degli altri il suo tempo. Ha sempre ricordato la sua esperienza missionaria con affetto e gioia". Ed è proprio quella "parentesi" brasiliana, a San Salvador, ad averne indirizzato la vita. "Ha iniziato a conoscere il Brasile tramite le adozioni a distanza - specifica Grazia Raimondi, responsabile Caritas - Nutriva il forte desiderio di andare in missione e lì è rimasto circa cinque anni. Una persona buona, dal cuore d’oro". Parole di stima sono espresse anche da Nicholas Graci: "Ho iniziato a fare il chierichetto quando lui era parroco ed è stato il parroco dei miei sacramenti. Sapere della sua scomparsa è stato un colpo al cuore. Don Pietro era una persona taciturna, ma quando si apriva dava tutto se stesso".

Il saluto del sindaco

A tributargli omaggio anche il sindaco Fabio Chindamo e tutta l’Amministrazione: "Viviamo questa notizia con grande tristezza, ma anche con profonda gratitudine per i 30 anni di vita passata insieme. Nel corso di questa lunga permanenza ha saputo essere un punto di riferimento autorevole e una presenza sicura e costante. Attraverso un’azione pastorale sobria ha sempre alimentato un’attenzione verso le diverse povertà del mondo".

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