Lutto a San Fedele Intelvi: addio al pompiere volontario

"E' stato lui a volere fortemente l'istituzione del nostro distaccamento; un uomo di grande altruismo e determinazione" ricorda Alessandro Canali

Lutto a San Fedele Intelvi: addio al pompiere volontario
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Un vita divisa tra la famiglia e la sua seconda casa, il distaccamento di San Fedele Intelvi; un uomo profondamente altruista e dedito al proprio lavoro: questo e molto altro era Massimo Ratti, il vigile del fuoco volontario ed autista di pullman, scomparso prematuramente domenica all'età di 47 anni. Nel pomeriggio di oggi, martedì 14 gennaio 2020, l'ultimo saluto al grande guerriero buono.

San Fedele Intelvi saluta il pompiere volontario Massimo

"Massimo lo conosco da tanti anni perché prima ancora di diventare volontario del distaccamento di San Fedele Intelvi aveva fatto il corso per diventare vigile del fuoco volontario e ha prestato servizio per diversi anni come discontinuo al comando di Como - figura che ormai non esiste quasi più" - così Alessandro Canali, responsabile del distaccamento di San Fedele ricorda il collega e prima ancora amico Massimo.

Massimo Ratti ha contribuito in prima persona all'attivazione del distaccamento di San Fedele ed è stato una vera e propria colonna portante. "Dava la sua disponibilità illimitata; si metteva in servizio tutte le sere nonostante durante la giornata svolgesse la sua attività di autista di pullman. Tutto il tempo libero e le notti era di turno; è quindi anche grazie a lui se il distaccamento ha preso identità, portando nuove forze come la mia".

Un carattere forte al servizio degli altri

Un uomo estremamente altruista, con una profonda fiducia nel distaccamento; addirittura si arrabbiava quando - all'inizio - non era possibile tenere aperto a causa dell'esiguo numero di volontari. "C'è stato un periodo in cui operativi al 100% erano solo in due, Massimo e Giuseppe Proserpio, e quando Giuseppe non poteva per impegni familiari, Massimo si arrabbiava perché quel distaccamento era tutto" racconta il responsabile del distaccamento.

"Ho impresso nella mente un ricordo che dimostra quanta passione e dedizione avesse Massimo per questo lavoro: aveva sacrificato un mese delle sue ferie per frequentare un corso per poter conseguire la patente ministeriale e guidare gli automezzi dei vigili del fuoco, un corso dalla durata di quattro settimane; pur di mettere a disposizione la sua qualifica al distaccamento ha sacrificato quattro settimane delle sue ferie e recarsi a Como per frequentare il corso. Lui è sempre stato quello che più di tutti ha dato l'anima".

Una grande famiglia

La grande forza del distaccamento è il sentirsi una grande famiglia e proprio come tale, i volontari sono soliti condividere anche i piccoli momenti conviviali come la cena, tra risate e scherzi; e Massimo non era da meno, anzi. Alessandro Canali ricorda scherzosamente come durante la cena - nonostante Massimo si dicesse perennemente a dieta - tra una risata e l'altra continuasse a mangiare.

"Tutto questo dà il senso della grande famiglia che eravamo e che siamo, noi vigili del fuoco".

Il distaccamento di San Fedele Intelvi

Il distaccamento di San Fedele Intelvi è composto da 13 volontari che si alternano una notte ogni quattro; 10 sono della zona e gli altri sono esterni. Il distaccamento è aperto tutte le notti e i fine settimana e quando possibile anche durante il giorno. Non è sempre possibile coprire in maniera costante dal momento che i volontari svolgono anche altre professioni.

Il turno di ciascun volontario è di 12 ore e hanno la possibilità di dormire in caserma, se non sono chiamati in azione.

"Essere vigile del fuoco è una vocazione, qualcosa che non puoi fare a meno di fare. La soddisfazione più grande è quando sai che sei stato utile, ma non solo salvando la vita ad una persona che ovviamente è il massimo gesto ma anche soltanto arriva sul luogo dell'incendio in tempo e limitare i danni, ambientali e anche economici per chi subisce l'incendio" conclude Alessandro Canali.

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