Made in Lario: multe salate per chi non chiarisce l’origine dei prodotti

“La Coldiretti lariana è da sempre impegnata in ogni battaglia utile portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza"

Made in Lario: multe salate per chi non chiarisce l’origine dei prodotti
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Più tutela per l’agroalimentare made in Lario, in particolare per miele, latte e formaggi, è linea dura contro chi non adempie all’etichettatura obbligatoria e non riportano chiaramente l’origine del prodotto agricolo laddove prevista dalla legge.

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“Un provvedimento positivo” commenta Coldiretti Como Lecco in relazione alla nota inviata dal Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari  (ICQRF) agli uffici periferici di controllo, nella quale si ricorda che i decreti sull’indicazione di origine in etichetta per il latte e i formaggi, il riso, la pasta di grano duro i derivati del pomodoro “sono vigenti e pienamente applicabili e la violazione delle disposizioni in essi contenute sono sanzionabili a tutti gli effetti di legge”.

Fortunato Trezzi

“La Coldiretti lariana è da sempre impegnata in ogni battaglia utile portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza, che si riflette in un vantaggio per i consumatori e nel giusto riconoscimento del lavoro delle nostre imprese agricole, che contraddistinguono le loro produzioni con qualità, identità e territorialità” evidenzia Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco.

Bene i controlli

“Bene, quindi, che avvengano i controlli a tutela delle produzioni originate dalle nostre materie prime, come il latte o il miele, affinché possiamo mantenere quella posizione d’avanguardia nei confronti dell’Ue e dare ai consumatori la garanzia di tracciabilità che da sempre chiedono. L’auspicio è, ora, che l’etichettatura d’origine non resti una sperimentazione italiana, ma che i tempi siano finalmente maturi per affrontare la questione a livello europeo. Rimangono ancora esclusi dall’obbligo di indicazione d’origine prodotti strategici per l’agricoltura lariana, come i trasformati della carne, della frutta e della verdura per cui proseguiremo a lavorare sulla strada della trasparenza”.

Le norme

Grazie all’azione di Coldiretti l’Italia si è dotata di una legislazione nazionale di avanguardia che prevede multe ingenti in caso di mancata indicazione dell’origine. Le norme italiane, che prevedono l’obbligo di indicare l’origine in etichetta dei derivati del latte, del grano nella pasta, riso e nei derivati pomodoro, si aggiungono a quelle europee dove il percorso di trasparenza è iniziato con la carne bovina dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002, mentre dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca, dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto.

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