Maltempo: a cascina Cattafame esonda il Lambro e allaga le case
Nella mattina di martedì 31 ottobre i residenti si sono svegliati con l’acqua alta fuori dalle abitazioni
Un buongiorno amaro, quello che il 31 ottobre ha salutato i residenti della cascina Cattafame, a Inverigo: per il forte maltempo della notte, il Lambro ha esondato allagando la cascina.
Il racconto di uno dei residenti
Ci racconta l’accaduto Eliseo Airoldi, uno degli abitanti:
"La mattina stavo andando a prendere l’auto, quando ho notato che il prato dietro casa era completamente allagato e che il livello dell’acqua si stava alzando sempre di più: questo per colpa di una paratia che avrebbe dovuto essere chiusa (cosa che non è successa) per non permettere all’acqua del fiume Lambro di arrivare dalla parte dell’argine dove ci sono le case".
La situazione si è poi aggravata:
"Nel giro di poche ore l’acqua è diventata talmente alta da allagare il ripostiglio di casa rovinando tutto ciò che avevo all’interno (tra i quali materiale da lavoro, libri e abiti), e i garage, all’interno dei quali sono rimasti sott’acqua la motozappa, il tagliaerba nuovo e i freezer. I danni sono stati ingenti".
Allagata anche la cantina del padre di Airoldi - che vive in cascina - con tutte le bottiglie di vino al suo interno.
Il tentativo dei residenti di chiudere la paratia
Airoldi poi, assieme ad altri due abitanti della cascina, è intervenuto personalmente per arginare la situazione:
"Abbiamo chiesto subito aiuto chiamando la Protezione civile e nel mentre Bachir Machal con una corda legata alla vita, tenuta da me e da Raffaele Mamone, si è immerso nell’acqua a rischio della sua vita cercando di chiudere la paratia rimasta aperta per mancata manutenzione e controlli da parte del Parco del Lambro, ma senza successo. Successivamente noi tre abbiamo cercato di ributtare nel Lambro l’acqua grazie ad un mezzo di proprietà di Bachir".
L'intervento della Protezione civile
"La protezione civile è intervenuta con delle pompe per buttare l’acqua dalla parte dell’argine dove c’è il fiume e solamente nel pomeriggio sono arrivati anche i vigili del fuoco per aiutare, perché la situazione non migliorava. L’acqua è rientrata del tutto solo a notte fonda. Il giorno dopo, la paratia è stata pulita dal fango e successivamente chiusa da noi" ha concluso Airoldi.