Emergenza

Maltempo, la Protezione civile di Cantù ha svolto 600 ore di servizio e 111 interventi

In relazione all’ondata di maltempo dello scorso 22 settembre.

Maltempo, la Protezione civile di Cantù ha svolto 600 ore di servizio e 111 interventi

Per l’emergenza maltempo, la Protezione civile di Cantù ha dispiegato mezzi e uomini: ecco i dati relativi alla gestione sul territorio.

Centinaia di ore di servizio durante l’emergenza maltempo

A poche settimane dall’ondata di maltempo dello scorso 22 settembre, il gruppo di Protezione Civile Città di Cantù rende noti i dati conclusivi delle attività svolte nella gestione dell’emergenza. Un evento meteorologico eccezionale, con oltre 210 millimetri di pioggia caduti in dieci ore, si legge nel report ufficiale, che ha provocato allagamenti diffusi, esondazioni e danni ingenti a edifici pubblici e privati, attività economiche e infrastrutture. In alcune aree della città si sono registrati fino a tre metri d’acqua nei locali interrati; numerose sono state le strade, abitazioni e sottopassi resi impraticabili.

Nelle ore successive all’alluvione, la macchina dei soccorsi si è attivata immediatamente, coordinata dal Centro Operativo Comunale, con il coinvolgimento della Polizia locale, dei Vigili del fuoco, delle Forze dell’ordine e della Protezione civile cittadina, che sin dalle prime ore del mattino è intervenuta con competenze e rapidità sul territorio.

Dalla relazione ufficiale emerge un quadro di straordinario impegno operativo, con 111 interventi effettuati e oltre 600 chiamate di emergenza, per un totale di 600 ore di servizio in sei giorni.
Il Gruppo di Cantù ha impiegato complessivamente sette mezzi di servizio, due idrovore carrellate, cinque motopompe, cinque elettropompe.
In particolare sono stati registrati:
• 77 interventi di svuotamento per allagamenti;
• 8 tagli pianta;
• 7 smottamenti;
• 3 pulizie stradali;
• 5 soccorsi a persone;
oltre ad attività di monitoraggio e messa in sicurezza.

“I dati raccolti raccontano con chiarezza la portata dell’intervento messo in campo: un lavoro intenso e di grande coordinamento. La macchina dei soccorsi ha funzionato con efficienza e rapidità, dimostrando che Cantù dispone di una rete di volontari e operatori preparati, capaci di reagire con lucidità anche di fronte a un evento eccezionale come quello del 22 settembre. Come assessorato, continueremo a sostenere la Protezione civile cittadina con azioni concrete: potenziamento dei mezzi, aggiornamento della formazione e investimenti sulla prevenzione. La capacità di reazione dimostrata è motivo di orgoglio per tutta Cantù e conferma il valore straordinario del volontariato di Protezione Civile. Il mio ringraziamento più sincero va al coordinatore Luca Montorfano e a tutte le volontarie e i volontari, alla Polizia locale, ai Vigili del fuoco, agli Alpini, alle Forze dell’ordine e a chi, con dedizione e professionalità ci ha supportato in quei giorni difficili”, così l’assessore con delega alla Protezione civile, Maurizio Cattaneo.

“Mai un alluvione di questa portata”

Le parole di Luca Montorfano, coordinatore del gruppo di Protezione civile Città di Cantù: “In trent’anni di Protezione Civile è la prima volta che a Cantù ci siamo trovati a gestire un alluvione di questa portata che ha messo a dura prova il sistema di Protezione civile. Per noi è stato un evento straordinario che ha occupato il nostro personale con lunghi turni e interventi impegnativi. Abbiamo dato il massimo cercando di fare il possibile con quanto a disposizione, ma da subito ci è apparso chiaro che da soli non potevamo fare tutto. Sono state quindi determinanti le colonne mobili inviate da Regione Lombardia che hanno collaborato con il nostro personale presente in posto. Importantissima è stata anche la collaborazione con i Vigili del Fuoco che hanno svolto un lavoro eccezionale. A loro e a tutti i volontari di Protezione Civile va il mio ringraziamento più sincero”.

Le squadre comunali, con circa 20 volontari in servizio a rotazione, attivate già dalle prime ore del mattino, sono intervenute per svuotare cantine, abitazioni, autorimesse, esercizi commerciali allagati.
Nel corso della giornata, la Protezione Civile canturina è stata raggiunta e supportata anche dalla colonna mobile regionale dell’ANA e dell’associazione A2A – con circa 30 volontari – oltre al gruppo ANA di Como e ad una squadra del gruppo di Protezione Civile di Senna Comasco. Sul posto hanno operato, inoltre, numerose squadre dei Vigili del fuoco, provenienti anche da Parma, Piacenza, Modena, Reggio Emilia, Brescia e Bergamo, per un totale complessivo di oltre 100 unità impegnate sul campo.

“Città ferita, ma solida efficacia della Protezione civile”

A fare da eco, il sindaco di Cantù Alice Galbiati: “Il 22 settembre la nostra città ha affrontato una delle prove più complesse degli ultimi anni. I numeri riportati dalla Protezione Civile testimoniano due aspetti: una città ferita in modo serio e la solida efficacia della nostra Protezione Civile, intervenuta con professionalità, tempestività e grande spirito di servizio. Quello dei nostri volontari è un impegno quotidiano, fatto di formazione continua, prove sul campo e coordinamento tra enti. Sono sinceramente onorata di lavorare con persone come Luca Montorfano e il resto del Gruppo. L’impegno di questa Amministrazione continuerà ad esser volto a garantire al nostro Gruppo di Protezione civile di svolgere la propria attività nel miglior modo possibile, investendo in mezzi e strumenti. Colgo l’occasione per ringraziare ancora una volta i volontari, gli operatori, le forze dell’ordine, gli alpini e tutti coloro che ci hanno supportato in quei giorni difficilissimi. Un grazie sincero anche ai cittadini, la cui collaborazione ha contribuito in modo determinante a limitare i danni e ad assicurare un aiuto tempestivo a chi si trovava in difficoltà”.